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Fi, Berlusconi: 'Candidato premier? Avrà splendidi rapporti Ue'

'Mi sono impegnato a non fare il nome fino a quando non sarò autorizzato'

Redazione ANSA

"L'obiettivo del 40% è raggiunto già oggi nei sondaggi dal centrodestra". Così il leader di Fi Silvio Berlusconi a Unomattina. "Quando si è trattato di queste nostre elezioni guardando la situazione italiana mi sono dato due obiettivi: il primo non consentire che i 5 Stelle arrivassero al governo. Quell'obiettivo - ha spiegato - l'ho raggiunto, con la mia discesa in campo Forza Italia è passata dal 13% al 18%, 5 punti in più, e i 5 stelle li ho contrastati in maniera dura e sono rimasti al 27%, non possono assolutamente pensare di raggiungere il 40%. Il secondo obiettivo è fare ripartire l'Italia".

"Il candidato penso lo si sia abbastanza capito negli ambienti giornalistici - ha detto ancora Berlusconi -, ma mi sono impegnato a non fare il nome fino a quando non sarò autorizzato. Garantisco che il candidato di Forza Italia sarà il candidato ideale e avrà splendidi rapporti con tutti i Paesi europei e con il Partito popolare europeo". "Non ci sarà nulla - ha aggiunto - che potrà dispiacere all'Europa, con Matteo Salvini abbiamo discusso di tante cose e siamo arrivati a firmare un programma in cui non c'è nulla che possa dispiacere all'Europa".

"Lo dovete chiedere a Berlusconi...", risponde intanto Antonio Tajani a chi gli chiede se sarà il candidato premier di Forza Italia. "Io - spiega a Radio Anch'io - sto facendo il presidente del Parlamento europeo, non partecipo alla campagna elettorale, da lunedì sarò a Bruxelles e a Roma faccio incontri legati solo al mio ruolo. E' chiaro che voterò per il mio partito". "Mi auguro - ammonisce - che tutti i rappresentanti di vertice delle istituzioni guardino prima all'interesse della istituzione che presiedono rispettando la carica che ricoprono e non utilizzandolo per fare campagna elettorale. Quando si presiede una assemblea legislativa si rappresentano tutti, non solo quelli che votano per te", conclude.

Berlusconi guarda a Tajani premier e manda avviso a Lega-Fdi

 

 

Giura di avere un nome pronto e che lo rivelerà al momento opportuno, sicuramente "prima delle elezioni e con l'autorizzazione dell'interessato". Silvio Berlusconi dal salotto di Porta a Porta prova a rassicurare sull'ipotesi che in caso di vittoria del centrodestra e con Forza Italia primo partito della coalizione, non ci sia un nome pronto per palazzo Chigi. L'ex premier non sembra preoccupato dal fatto che Matteo Salvini e Giorgia Meloni siano direttamente in corsa per la premiership, anzi, fa sapere di avere una carta segreta. In realtà un candidato il leader azzurro già lo ha 'messo in campo': si tratta di Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo e tra i fondatori di Fi nel 1994. Che il Cavaliere veda in Tajani l'uomo adatto a sedere sulla poltrona di palazzo Chigi non è un mistero, tant'è che a nessuno è sfuggito l'attivismo del numero uno dell'Europarlamento, a fianco proprio del Cavaliere in diverse iniziative elettorali quando non ne è Tajani stesso protagonista. L'ipotesi che uno dei nomi storici di Forza Italia possa guidare il futuro governo non fa fare i salti di gioia agli alleati.

Certo sia Salvini che Meloni sono d'accordo nel ribadire che il partito che arriverà primo avrà la possibilità di esprimere il presidente del Consiglio, ma Tajani rappresenta per alcuni versi un tipo di governo lontano dai desiderata dei due partiti. Basti pensare al rapporto con l'Europa per capirne le distanze. Il Cavaliere non sembra nutrire dubbi sul fatto che sarà il suo partito ad indicare il premier e vede per sè stesso il ruolo di regista vicino al neo capo del governo.

L'annuncio lo fa nel corso della registrazione di Porta a Porta firmando a 17 anni di distanza (la prima vota fu nel 2001) un nuovo "impegno con gli italiani". Stessa scrivania e location con una sola differenza, osserva proprio il capo di Fi: "Ho rivisto le immagini di allora e devo dire che ho più capelli adesso di 17 anni fa". E proprio nel nuovo contratto, il Cavaliere fa capire quale sarà il suo compito: coadiuvare il presidente del Consiglio nel "creare nuovi posti di lavoro". Per Berlusconi l'emergenza occupazione è la priorità e la promessa è quella di "portare il tasso di disoccupazione entro la fine della legislatura sotto la media europea". La ricetta del governo prevede anche "pensione alle mamme" e flat tax con una sorta di sanatoria per tutti i contenziosi previsti dal precedente sistema: "E' ovvio che se si cambia sistema - dice - vanno risolti i contenziosi con lo Stato. Noi prevediamo una cifra che va bene sia ai contribuenti che allo Stato con un'entrata pari a 10 miliardi di euro".

Infine l'ex capo del governo è fermo su un ultimo punto. Nel caso il centrodestra non raggiunga la maggioranza, l'unica strada è quella del ritorno al voto "in tempi rapidi e con la stessa legge elettorale". Per Berlusconi è impossibile fare intesa con "una sinistra che ha portato il Paese in questa grave situazione". Ecco perchè Berlusconi torna a bocciare la manifestazione anti inciucio della Meloni: "Siamo alleati dobbiamo avere fiducia. Io mi fido di loro che hanno sottoscritto il programma. Come si può pensare che tradiamo il patto con gli elettori?".

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