E' definitivo il ballottaggio per il sindaco di Trieste tra Roberto Dipiazza (centrodestra) e Roberto Cosolini (centrosinistra), secondo i dati definitivi dello scrutinio del primo turno per le elezioni comunali. In 238 sezioni su 238 scrutinate, secondo quanto riporta il Servizio elettorale della Regione Friuli Venezia Giulia, Dipiazza ha ottenuto 39.495 voti (40,81%), e Cosolini 28.277 voti (29,22%).
"Con l'ampio consenso che i triestini hanno attribuito a me e alla coalizione che mi sostiene, i triestini hanno votato per il cambiamento in meglio della città, e per un progetto politico reale che può far tornare Trieste a essere quella importante capitale d'aria dal respiro internazionale che merita di essere". Lo ha affermato il candidato sindaco del centrodestra a Trieste, Roberto Dipiazza, commentando l'esito del primo turno alle Comunali. Ricordando che "il dato sull'affluenza è un chiaro segnale che la politica locale non deve trascurare i suoi cittadini", Dipiazza aggiunge che "per il ballottaggio, forte del risultato, voglio riunire la città in un grande progetto di sviluppo. Perché c'è bisogno di lavoro e di fiducia".
"Sicuramente ci aspettavamo qualcosa di più, pur sapendo che il ballottaggio ci avrebbe visto partire da secondi. Adesso comincia una nuova corsa". E' il primo commento del sindaco uscente di Trieste, Roberto Cosolini (Pd), ai microfoni della Tgr Rai, all'esito del primo turno delle elezioni comunali. "Ci appelleremo - ha proseguito Cosolini - a tutti coloro che hanno votato le liste escluse dal ballottaggio, che sono circa il 30% dei cittadini, e anche a quelli che non hanno votato. Ci sono due candidati sindaco, ci sono due progetti e due visioni di città, e su questo ci confronteremo in queste due settimane, sapendo che è una sfida nuova". Cosolini ha ricordato quindi che "aver governato in anni difficili ha fatto perdere quel vantaggio forte che caratterizzava i sindaci uscenti, e lo si vede anche dai risultati di città in cui il centrosinistra è più forte. Alcune scelte sono state difficili, sono consapevole che la Ferriera è stata una scelta difficile, e ritengo che sia l'unica possibile, e che la chiusura è reiterare promesse mai realizzate. Anche sul piano del dialogo con gli elettori qualcosa non ha funzionato. Adesso parte la nuova sfida, cercheremo di fare tutto ciò che non abbiamo fatto in passato", ha concluso.