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Berlusconi chiama Renzi, non farò saltare riforme

Amarezza per la sconfitta ma 'io non mollo'. 'Mister preferenze' Fitto agita il cerchio magico

Una battuta Silvio Berlusconi se la concede nel consueto pranzo con i figli ed i vertici delle aziende parlando dell'exploit di Matteo Renzi: avete visto come sono stato bravo, negli ultimi 4 giorni gli ho fatto una grande campagna elettorale... Parole che non celano, da un lato, la sorpresa per "la vetta" raggiunta dal presidente del Consiglio e dall'altro la rabbia per la performance di Forza Italia al di sotto delle peggiori attese. Un umore nero però che non gli ha impedito di alzare la cornetta e chiamare il presidente del Consiglio per fargli i complimenti e per ribadire - spiegano da Forza Italia - che sulle riforme gli azzurri sono pronti ad andare avanti.

L'ammissione della sconfitta arriva poi nero su bianco in una lunga nota in cui il Cavaliere riconosce la debacle elettorale ed indica nella sua condizione di "uomo non libero" uno dei motivi che hanno portato il crollo elettorale. L'ex capo del governo però fa capire di non aver nessuna intenzione di mettersi in un angolo: "Ripartirò anche questa volta" è il messaggio che invia soprattutto a quanti all'interno del suo partito hanno subito iniziato a parlare di successione. L'obiettivo ora è risalire la china rimettendo insieme la coalizione di centrodestra: "la mia stella polare resta l'unità dei moderati", ribadisce il Cavaliere pronto ad avviare una fase di riavvicinamento (non facile) con gli ex compagni di partito, Ncd in testa. Di carne al fuoco ce n'è parecchia e l'ex premier ne parlerà mercoledì a palazzo Grazioli con i componenti del comitato di presidenza.

Gli occhi sono ora puntati su Raffaele Fitto, già ribattezzato 'mister preferenze', che nel passato non ha mancato di alzare la voce di fronte alle scelte di Berlusconi e del cosiddetto cerchio magico. Il deputato è in attesa di capire cosa dirà il Cavaliere, ma su un punto è stato chiaro: Il leader di Forza Italia è Berlusconi dopo di lui "ogni altra scelta dovrà passare per una legittimazione popolare". Insomma primarie per il futuro leader, anche se questo dovesse chiamarsi Marina Berlusconi. L'ipotesi che la primogenita sia la carta da giocare per le future politiche, rimane un tema centrale anche se - è il ragionamento che fanno i consiglieri del Cavaliere - non ha senso metterla in campo ora senza che ci sia una data certa per le elezioni politiche.

Il tema però rimane di stretta attualità anche se da Arcore si ipotizza la primavera del 2015 come periodo in cui il Cavaliere potrebbe prendere in considerazione l'idea di passare il testimone. In più c'è da considerare che anche Berlusconi è il primo a non avere fretta di andare al voto dopo l'ultima performance ed un'idea di partito da rinnovare dalle fondamenta. Pare infatti che l'ex capo del governo abbia fissato un calendario di incontri per tra giugno e settembre a villa Gernetto con giovani militanti del partito, amministratori locali, consiglieri regionali, comunali oltre che i rappresentanti dei circoli per fare una sorta di selezione di una futura classe dirigente. Un modus operandi che però non è detto vada bene all'attuale vertice azzurro. L'idea però che Fitto, forte del suo peso in termini di consensi, possa avere conseguenze sul vertice del partito agita le acque anche se la strategia del cosiddetto cerchio magico è quella di ridimensionare la portata del risultato: E' vero che ha preso tantissimi voti - è stato il ragionamento - ma da sempre il rapporto delle preferenze è di tre a uno, lo sanno tutti. Per tre nomi al Sud, al Nord se ne fa uno. Ragionamento che la dice lunga comunque sullo status dei rapporti interni. Ecco perchè una delle idee proposte a Berlusconi (pare però che il Cavaliere non se sia molto convinto) è quella di dar vita ad un comitato ristretto di cui si era parlato già mesi fa. Una sorta di "segreteria" del presidente in cui vengano rappresentate le varie 'anime', molto più agile rispetto al comitato azzurro.

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