TRIESTE - Ammontano a 9 miliardi di euro le risorse rese disponibili nel 2016 per sostenere le esportazioni di 4mila imprese del Nordest. E' l'impegno di Cassa depositi e prestiti attraverso il Polo di export e internazionalizzazione, costituito dalle due finanziarie controllate Sace e Simest, che offrono servizi di assicurazione del credito, prestiti agevolati, protezione degli investimenti e garanzie finanziarie in 198 paesi. I dati sono stati resi noti oggi durante il convegno "L'export del Nord Est alla prova dei nuovi rischi globali", organizzato da Sace per presentare la "Country Risk Map 2017", contenente indicazioni su rischi e opportunità per chi fa business all'estero.
Secondo Sace, con 80 miliardi di vendite all'estero nel 2016 (+2% sul 2015), l'export del Triveneto rappresenta il 20% delle esportazioni italiane. Se Germania, Francia e Usa sono i tre stati che comprano di più dalle imprese trivenete, la mappa segnala le opportunità che si possono oggi cogliere in Europa orientale (Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria) e in paesi quali Corea del Sud, Emirati Arabi e Messico.
Come evidenziato dall'ad di Sace, Alessandro Decio, "le imprese del Nordest continuano a trovare nell'export un importante motore di sviluppo, ma richiedono soluzioni più evolute per rafforzare competitività e gestione dei rischi".
L'analisi afferma al proposito che le imprese del Nordest soffrono l'instabilità che interessa diversi partner storici, come Turchia, Russia e Grecia. Da non sottovalutare, infine, le conseguenze di nuove politiche protezionistiche sul commercio verso Stati Uniti e India.
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