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Accredia, grazie all'accreditamento cresce qualità appalti

Strumento garantisce imparzialità, indipendenza e competenza

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ROMA - Il settore degli appalti pubblici "sta affrontando un profondo cambiamento, l'impianto normativo è stato ampiamente modificato dal legislatore, snellendo i riferimenti cogenti e introducendo strumenti di soft law. Tra le novità, c'è il ricorso più puntuale alle valutazioni di conformità accreditate laddove la Pubblica amministrazione richieda garanzie per la qualità dei propri acquisti". Questa la fotografia del settore descritta da Giuseppe Rossi, presidente di Accredia (ente unico di accreditamento designato dal governo ad attestare competenza, indipendenza e imparzialità degli organismi e dei laboratori che verificano la conformità dei beni e dei servizi alle norme), in occasione del convegno organizzato dall'Ente su 'La Qualità certificata negli Appalti pubblici: conferme e nuove regole', a cui hanno partecipato fra gli altri anche Massimo Sessa presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Riccardo Rifici del ministero dell'Ambiente e Alessandra Babighian di Invitalia.

L'incontro, ospitato nella sede dell'Ance, è stato un'occasione per presentare le linee guida Accredia su un uso corretto di tali valutazioni di conformità oltre che per esporre agli operatori economici del settore costruzioni e agli organismi di certificazione il nuovo regolamento tecnico RT05 di Accredia, applicabile dal primo gennaio 2018 in fase di accreditamento degli organismi che certificano ISO 9001 per il settore di accreditamento Iaf 28 (ossia quello delle costruzioni) e che va ad incidere sugli operatori da questi certificati, che intendano sia partecipare ad appalti pubblici per opere di valore elevato, sia operare in regime di qualità per lavori privati.

L'importanza dell'accreditamento, strumento ripreso in più parti e con più chiarezza rispetto al passato nel Codice degli Appalti, "sta nella garanzia che offre all'utenza (ossia Pubblica amministrazione, imprese o singoli cittadini)". Ha continuato il presidente Rossi, aggiungendo che l'accreditamento "assicura che l'organismo che effettua la certificazione o l'ispezione per la validazione dei progetti, così come il laboratorio che si occupa di tarature o prove, siano competenti, indipendenti e imparziali. Sono queste le caratteristiche che Accredia, attraverso lo strumento dell' accreditamento, assicura e garantisce".

Il settore delle certificazioni di sistema di gestione, ad esempio, che più di altre valutazioni di conformità sono richiamate anche nel codice degli appalti, "sta vivendo, lentamente ma costantemente, un'evoluzione verso forme sempre più specialistiche", ha aggiunto Giuseppe Rossi, spiegando che se un tempo la certificazione UNI ISO 9001 "poteva soddisfare esigenze generali di miglioramento dei processi, oggi occorrono - e sono offerte sul mercato, che le apprezza - nuove tipologie di certificazioni meglio finalizzate: per l'ambiente, la sicurezza sugli ambienti di lavoro, la gestione delle informazioni o del fenomeno della corruzione".

Il riconoscimento della competenza, indipendenza e imparzialità degli organismi e dei laboratori accreditati (ai sensi del Regolamento europeo n. 765/2008) "si conferma anche nella scelta del Legislatore di mantenere il requisito della certificazione UNI EN ISO 9001, rilasciata sotto accreditamento, per le imprese che partecipano ad appalti pubblici per i lavori", ha concluso Rossi sottolineando che per quanto riguarda il settore edile – sebbene sia stato l'ultimo a ripartire - "anche negli anni crisi della crisi, le certificazioni di qualità sono cresciute, questo è un segno evidente che le imprese credono che sia anche uno strumento di competizione".

Tornando al Codice degli Appalti e al riferimento che questa nuova normativa fa al settore dell'accreditamento "una novità molto importante riguarda il fatto che si parli di stazioni appaltanti qualificate". A dirlo è in questo caso Massimo Sessa presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, aggiungendo che si tratta "di un gran passo avanti, che mira all'efficienza dell'opera pubblica intesa come efficacia, tempestività ed economicità. Quelli della qualità e delle grandi infrastrutture sono dei mondi che si avvicinano, è un processo culturale che dobbiamo supportare e a completezza di questo processo riusciremo ad avere opere sicure, che servono e che costano il giusto", ha concluso Sessa.

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