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Forza Italia Viva scuote azzurri. Aut aut Cav a Carfagna

Vicepresidente Camera, con Renzi campi diversi. Lui, porte aperte

Per ora è solo una "suggestione" ma i segnali di avvicinamento tra Matteo Renzi e una parte di Forza Italia sembrano farsi sempre più fitti: con "Forza Italia Viva" che evoca un possibile progetto da contrapporre alla "salvinizzazione" del centrodestra.

"Se Renzi dichiarasse di non voler sostenere più il governo di sinistra, Forza Italia Viva potrebbe essere una suggestione" è la mossa che Mara Carfagna lancia nel terreno sempre più sconquassato dell'offerta politica italiana. Parole che non piacciono evidentemente a Silvio Berlusconi, che lancia un ultimatum: "La cena di ieri non è servita: Mara Carfagna decida se restare o andare via...", dice a sera parlando con i suoi. Allo stato quella dell'esponente azzurra è solo una provocazione che tuttavia fa il paio con la preoccupazione per la nascita del nuovo "competitor" che l'aveva colta all'epoca della scissione di Italia Viva. Quando già dovette smentire di essere tentata dalla sirena renziana.

"Oggi io e Renzi siamo in due metà campo diverse" mette in chiaro l'esponente azzurra che tuttavia rinnova la sua preoccupazione per la sorte dei riformisti azzurri: "Non so cosa accadrà nei prossimi giorni, ma molti dopo 25 anni non si sentono a proprio agio in Fi". Un appello che la deputata ha rinnovato ieri sera durante una cena con Silvio Berlusconi, occasione in cui è tornata ad esprimere la sua contrarietà alla "sudditanza psicologica" nei confronti della Lega, emersa anche in occasione del voto sulla Commissione Segre: "un errore" che mette in ombra i valori della rivoluzione liberale lanciata dal Cav. nel '94. Matteo Renzi tuttavia gongola: "Porte aperte a chi vorrà venire non come ospite ma come dirigente, vale per Mara Carfagna e altri, ma non tiriamo la giacchetta. Italia Viva è l'approdo naturale per tutti, è questione di tempo".

Il suo ragionamento è consequenziale: "Italia Viva sta provocando scossoni più profondi di quello che sembra. Quando sarà chiaro cosa accadrà a febbraio e marzo, sarà sempre più evidente che è in corso un riposizionamento anche nella destra. Noi cresceremo molto, ed è il motivo per cui sono molto preoccupati". Intanto però ci sono le regionali e se Renzi non intende tirare nessuno per la giacchetta a farlo ci pensa il centrodestra. Il profilo di Mara Carfagna torna ad essere indicato per la presidenza della Campania - che per accordo spetta a FI - e su di lei arriva il via libera di Lega e FdI nonostante il sarcasmo di Salvini che si augura "non vada a sinistra per amore di poltrone". "E' molto brava" dicono di lei Lucia Borgonzoni e Giorgia Meloni. Molto utile, aggiunge FdI, per rispondere a chi come Renzi, "lancia l'amo nel campo del centrodestra".

Ma Carfagna non si sbilancia anche per non dare agio a chi l'accusa di cercare "poltrone". La candidatura in Campania è ancora un discorso "prematuro". Il leader di Iv intanto non scommette sulle elezioni: "andare a votare ora significa consegnare il Paese a Salvini, si chiama masochismo" e questi sono conti che conosce "perfettamente" il leader della Lega. Meno, dice, il Pd. Che replica piccato: "Caro Renzi, la destra si sconfigge governando bene non occupando solo poltrone per paura degli elettori".

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