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L'analisi/ 20 marzo: Presidenze Camere ci siamo, ma per partita Governo serve tempo

Il borsino dei nomi vede in grande spolvero quello di Giulia Bongiorno per palazzo Madama

La Camera ai Cinque stelle e il Senato al centrodestra: si avvia a logica conclusione la battaglia per le presidenze delle Camere che con tutta probabilità finiranno ai vincitori delle elezioni, M5s e Lega. Il borsino dei nomi vede in grande spolvero quelli di Giulia Bongiorno per palazzo Madama e Riccardo Fraccaro per Montecitorio. In mezzo c'è ancora Silvio Berlusconi che non è convinto della Bongiorno. Decisivo sarà il vertice a tre (Salvini, Meloni, Berlusconi) previsto per il 21 marzo.

Ma si tratta, appunto, di una battaglia che non significa molto per le sorti della guerra che si aprirà subito dopo per la formazione del Governo. In attesa delle consultazioni che con tutta probabilità Sergio Mattarella aprirà il prossimo tre aprile, Luigi Di Maio ha ringraziato pubblicamente il presidente della Repubblica per la sua disponibilità a concedere tempo affinchè la situazione possa arrivare a maturazione. Il che molti traducono come la possibilità data dal Colle "urbi et orbi" di esplorare anche strade diverse da quella che si sta costruendo per le Camere, cioè uno spericolato accordo M5s-Lega. Effetto tempo, quindi. Che vede come strumento salvifico non solo il Colle ma anche Luigi Di Maio, ancora più propenso a cercare i voti parlamentari del Pd, partito con il quale sui programmi, nonostante le botte volate in campagna elettorale, c'è maggiore affinità. In quest'ottica sono da leggere le parole affettuose rivolte dal leader stellato a Mattarella: "sono sicuro che il capo dello stato gestirà nel migliore dei modi questa fase. Apprezziamo molto che il Quirinale non stia mettendo fretta alle forze politiche".

E tempo serve sia al centrodestra che al Pd, entrambi alle prese con problemi interni di non poco conto. Etici, si potrebbe dire, per il Pd che resta renziano e sconfitto ma pur sempre il secondo partito italiano. Come affrontare una crisi che potrebbe riportare il Paese alle urne? E soprattutto come risollevarsi senza apparire irresponsabili? A destra invece si subisce il superattivismo di Salvini e in molti si chiedono cosa accadrà nei rapporti di forza tra Lega e Forza Italia una volta che i gruppi parlamentari saranno insediati. Intanto Davide Casaleggio riemerge e sceglie un giornale americano per caricare i suoi: "il Movimento 5 Stelle è un vento inarrestabile che continuerà a crescere perché è allineato al futuro", assicura al Washington post. E chissà perchè sia M5s che Lega guardano tanto all'America di Trump: mercoledì 21 marzo  Salvini incontrerà l'ambasciatore americano a Roma Lewis Eisenberg.

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