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M5S, situazione rifiuti a Roma migliora; Galletti, servono impianti

In 24 ore raccolte 3.355 tonnellate. Lorenzin, è allarme igiene

Dopo giorni di cassonetti stracolmi e sacchetti per strada, con il rischio emergenza alle porte, a Roma il caos rifiuti sembra lentamente rientrare. Aumenta invece lo scontro politico. Ora scende in campo anche il ministro Lorenzin che lancia l'allarme sanitario "la situazione igienica a Roma serissima, i topi ci passano davanti, abbiamo segnalazione di morsi e ci sono infezioni portate da gabbiani e blatte". M5S invece per voce del deputato Massimo Baroni paventa l'ipotesi boicottaggio: "è partito l'ordine di sporcare la città", dice sui social. Immediata la reazione del deputato Pd Michele Anzaldi che sollecita l'intervento della presidente della Camera Boldrini contro "una fake news diffamatoria al quadrato".

La città non può dirsi certo pulita ma si avvia a tornare ai suoi standard: Ama in 24 ore ha raccolto "3.355 tonnellate di rifiuti". I turni agli impianti TMB da giorni sono H24 e sono stati rafforzati del 25% i turni operativi del personale Ama con lavoro straordinario. Ma per il ministro all'Ambiente Gian Luca Galletti queste sono solo cure palliative. "Non è solo un problema di spazzamento. Una volta che hai tolto i rifiuti dalla strada bisogna trattarli e smaltirli - dice - Su questo fronte sono molto preoccupato, soprattutto in vista della prossima estate".

"La situazione a Roma è in netto miglioramento, nei prossimi giorni andrà verso la regolarizzazione - rassicura il pentastellato Luigi Di Maio - I danni li ha provocati la Regione non autorizzando Ama a sversare in alcuni impianti" del Lazio. 

"Probabilmente alzare la voce è servito: sappiamo che mercoledì abbiamo un incontro in Regione. Nell'incontro previsto alla Regione Lazio saranno sbloccate alcune autorizzazioni il che vuol dire che le cose vanno avanti" ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi. "Contrariamente a quanto detto dal sindaco Raggi - precisa la Regione Lazio -, mercoledì non è previsto nessun incontro tra il presidente Zingaretti e il sindaco. Mercoledì è fissata tempo la conclusione della Valutazione di impatto ambientale per un impianto a San Vittore del Lazio, fuori dalla provincia di Roma. Quell'impianto non potrà ancora essere messo in funzionamento perché agli uffici regionali non è stata ancora richiesta l'Autorizzazione Integrata Ambientale". 

"I rifiuti in strada sono vergognosi. I cittadini hanno ragione. Per questo ci stiamo impegnando senza sosta. Gli impianti Ama sono già al lavoro 24 ore su 24 per una pulizia straordinaria. Abbiamo messo in campo una task force per evitare cassonetti stracolmi e ringrazio i dipendenti dell'Ama che stanno lavorando in questi giorni" dice su Fb la sindaca di Roma Virginia Raggi. "L'Europa ha già detto no nuove discariche ed inceneritori. Noi andiamo in quella direzione, a differenza di qualcun altro", ha aggiunto.

All'attacco anche il governo. "Il piano per la gestione dei rifiuti recentemente approvato dalla Giunta capitolina, pur prefiggendosi obiettivi ambiziosi in tema di raccolta differenziata e di recupero, non fornisce soluzioni concrete per la gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti in questa fase e nel transitorio fino al raggiungimento di tali obiettivi". "Il vero tema che non si può più eludere è proprio questo: la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti - ha proseguito Galletti -. Oggi, non tra qualche anno. Guardando ai dati, non a obiettivi futuribili che allo stato attuale non hanno il conforto della realtà". Per il ministro, "le criticità sulla gestione dei rifiuti di Roma Capitale continuano a riprodursi in modo ciclico. Ciò è dovuto al persistere di problematiche come la carenza impiantistica. Il Ministero dell'Ambiente ha più volte ribadito tali questioni. Il solo Comune di Roma produce più del 50% dei rifiuti complessivi del Lazio. Oggi Roma fa percentuali di raccolta differenziata di poco superiori al 40% e avvia a smaltimento circa 500.000 t/anno, contribuendo a saturare le volumetrie di discarica delle altre province regionali o extraregionali, data la mancanza di una discarica di servizio". "Nel Lazio sono operativi 2 impianti di termovalorizzazione, San Vittore e Colleferro - ha spiegato Galletti -. Quest'ultimo attualmente opera a ridottissimo regime. Roma è costretta a portare fuori dal proprio territorio di competenza circa 197.000 t/anno di rifiuto umido verso gli impianti del Nord Italia. Sul trattamento nei TMB il Comune di Roma risente dell'operatività a regime ridotto del complesso impiantistico e attualmente invia circa 110-120 t/giorno dei propri rifiuti in impianti austriaci, un quantitativo che presumibilmente verrà raddoppiato per sopperire alle attuali problematiche di raccolta". "Il ricorso al trasporto transfrontaliero dei rifiuti all'estero - ha concluso il ministro - non può essere una soluzione, ma solo una risposta emergenziale: se fosse una logica di sistema, il risultato sarebbe una procedura d'infrazione europea".

"Senza di me Roma il problema dei rifiuti se lo trascinerà per anni, anzi direi per sempre", afferma Manlio Cerroni, patron della discarica di Malagrotta, ora chiusa, oggi al processo che lo vede imputato in relazione a presunte irregolarità nello smaltimento dell'immondizia.

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