(ANSA) - ROMA, 6 LUG - La Camera conferma il blocco dei pezzi
di ricambio per i caccia F16 per l'Egitto e il Cairo promette
"contromisure" e "impatti negativi" su "tutti i campi di
cooperazione tra i due paesi", a partire da dossier sensibili
come l'immigrazione, la Libia e il terrorismo.
Torna a salire la tensione tra Italia ed Egitto sul caso
Regeni, che sembra ancora molto lontano da una soluzione. Tanto
che oggi in il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda,
intervenendo al question Time, è tornato a ripetere che Roma
"pretende di sapere chi ha ucciso e torturato Giulio Regeni" per
"la famiglia" e per "il popolo italiano che si sente oltraggiato
da finte verità".
Ma la decisione che ha suscitato l'immediata reazione del
Cairo, è stata quella presa dal Parlamento, che ha aperto anche
un forte dibattito in aula. Il blocco delle forniture di pezzi
per gli F16, mossa concreta e non solo politica, è stato infatti
letto con stupore e "rammarico" dal Cairo. Stupore perché,
assicura una nota del ministero degli Esteri, "non va di pari
passo con il livello di cooperazione tra i due paesi" e nelle
ultime settimane c'erano stati intensi scambi tra gli
investigatori e l'Egitto aveva fornito "centinaia di documenti"
e "decine di registrazioni" delle indagini, in segno di "totale
trasparenza". Rammarico perché il voto del parlamento avrà
inevitabilmente delle conseguenze sulla cooperazione tra i due
paesi.
Il ministero parla di "contromisure allo studio" e cita tutti
i dossier più sensibili. Il voto del Parlamento italiano, si
legge nel comunicato, avrà degli "impatti negativi in tutti i
campi della cooperazione tra i due paesi: sul piano bilaterale,
regionale ed internazionale". E le conseguenze si faranno
sentire anche sulla "cooperazione in corso tra Roma e il Cairo
nella lotta all'immigrazione clandestina nel Mediterraneo e in
Libia". Non solo: ne risentirà anche "la comune lotta al
terrorismo".
Resta, assicura ancora l'Egitto, l'impegno a "mantenere il
rapporto speciale con l'Italia" e il Cairo si augura che Roma
abbia "lo stesso interesse e la stessa preoccupazione per i
rapporti con l'Egitto".(ANSA).