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Concorso scuola, Renzi lo difende: "In passato comportamenti indecorosi"

Secondo giorno, solo 8 'ricorsi' in aula. Sciopero spostato 20/5

Seconda giornata del concorso scuola, anche noto come concorsone a cattedra: su 10.500 partecipanti 8 candidati seduti in aula grazie al 'lasciapassare' di un tribunale. Tutto si è svolto dunque senza la minacciata presentazione in massa all'esame di migliaia di ricorrenti.  

  Un'operazione di reclutamento che per il Premier Renzi va annoverata tra i meriti dell'Esecutivo, con buona pace di chi contesta. "Facciamo un concorso che non era fatto da anni. Se negli ultimi 20 anni si fosse investito, anziché tagliare, questa situazione non si sarebbe creata" ha sottolineato aggiungendo che è stato assunto "chi aveva diritto costituzionale". "Chi, per responsabilità dei governi passati, non ha questo titolo, purtroppo o per fortuna - ha spiegato il premier - la Costituzione ci impedisce di assumerlo senza concorso". 

 Umiliazione dei docenti? "Lo vada a dire a chi si è comportato in modo indecoroso. Noi - ha ricordato rispondendo a una contestatrice - abbiamo messo tre miliardi". Oggi a cimentarsi con le prove, che cominciate il 28 aprile andranno avanti fino al 31 maggio, sono stati i candidati per le classi di concorso A12-A22 (discipline letterarie) e A16 (disegno artistico) in mattinata; nel pomeriggio è toccato invece alle classi A02 (design dei metalli), B09 (laboratori di scienze) e B26 (laboratorio di tecnologie del legno). Anche per loro prova "computer based" con 6 quesiti a risposta aperta (di carattere metodologico/didattico e non nozionistico) e 2 (quelli in lingua) a risposta chiusa. A disposizione 150 minuti di tempo per svolgere il compito.

"Tutto sta procedendo" ha commentato il ministro Giannini. "Come sapete l'unico dato di fatto delle molte, pur legittime considerazioni - ha risposto ai giornalisti che ponevano la questione 'ricorsi' - è un'ordinanza cautelare emanata dal consiglio di Stato che riguarda tre o quattro persone. Chiaramente l'abbiamo rispettata perché è nostro dovere farlo. Il concorso sta andando avanti". E ha rinfrescato la memoria.

"Ricordate l'anno scorso con il piano assunzionale? si diceva che non ce l'avremmo fatta, che sarebbe stato impossibile, che c'era agosto in mezzo? E invece, siamo arrivati il primo di settembre con l'assunzione di più di 90.000 docenti".

Resta tuttavia convinta che il concorso sia "un bel pasticcio" il segretario generale della Cisl scuola, Lena Gissi: "Non siamo soddisfatti delle procedure, dell'approccio, della definizione del sistema che non ha tenuto conto dei nostri suggerimenti". "Ora vedremo quali saranno gli effetti delle sentenze e probabilmente, se la magistratura dovesse avere il sopravvento, saranno le aule dei tribunali - ha concluso - a dover decidere al nostro posto".

Intanto, i sindacati della scuola hanno deciso di anticipare al 20 maggio lo sciopero di docenti, personale Ata e dirigenti inizialmente annunciato per il 23 maggio (tra i motivi il rinnovo del contratto ma anche le numerose emergenze del settore, soprattutto quelle legate all'applicazione della legge 107/15). La scelta - hanno spiegato - ha tenuto conto che il 23 maggio si ricorderà in tutta Italia la strage di Capaci e che saranno numerose le iniziative di commemorazione promosse nelle scuole.
   

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