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Papa: lavoro sacro, ma non è ostaggio profitto

Vaticano frena, nessun incontro con le Farc. Messaggio a Meeting

Il lavoro "è sacro" ma non si può essere "ostaggi" del profitto, come anche non si può considerare la famiglia "un ingombro alla produttività". Papa Francesco dedica la catechesi del mercoledì al lavoro e torna a ribadire quanto l'occupazione sia importante nella vita dell'uomo: "Sono rattristato quando vedo gente che non ha lavoro, che non trova lavoro, che non ha la dignità di portare il pane a casa". E il "dramma del pericolo incombente della negazione della dignità della persona umana" torna anche nel messaggio che Papa Francesco ha inviato al Meeting di Cl, che domani si aprirà a Rimini. Un evento che può aiutare la Chiesa a "risvegliare le coscienze", a "non consentire che qualcuno si accontenti di poco". Nel messaggio il Papa sottolinea ancora che è Dio ad offrire "la risposta che tutti attendono anche senza rendersene conto, mentre la cercano nel successo, nel denaro, nel potere, nelle droghe di qualunque tipo, nell'affermazione dei propri desideri momentanei". Intanto il Vaticano oggi ha 'frenato' sulla possibilità di un incontro tra il Papa e le Farc, le Forze Armate Rivoluzionarie Colombiante, in occasione del suo viaggio a Cuba, dal 19 al 22 settembre. Proprio all'Avana si svolgono i negoziati di pace per la Colombia. Se i vescovi colombiani ieri avevano lasciato intendere che l'incontro era una "possibilità realizzabile", oggi è arrivata la posizione della Santa Sede. "Nell'agenda papale a Cuba non è previsto alcun incontro tra il Santo Padre e rappresentanti delle Farc", ha chiarito il vicedirettore della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini. Tornando all'udienza generale, il Papa è tornato a parlare di un tema a lui molto caro, quello dell'occupazione, sollecitando ancora una volta i governanti a non perdere mai di vista questa priorità per la vita della gente. "Causare la perdita del lavoro vuol dire causare un grande danno", ha fatto presente il Papa lanciando un monito: "La gestione dell'occupazione è una grande responsabilità umana e sociale, che non può essere lasciata nelle mani di pochi o scaricata su un mercato divinizzato". Il Papa ha elogiato poi le "mille forme del lavoro", anche quello "casalingo", e ricordando la sua Enciclica "Laudato si'" ha fatto notare come il lavoro e la cura della terra debbano camminare insieme. Non è mancata una battuta scherzosa. Citando San Paolo che ammoniva i fratelli che non lavoravano, il Papa ha notato: "Non lavori, non mangi: una bella ricetta per dimagrire". Infine un ricordo affettuoso per Frere Roger Schultz e la sua Comunità di Taizé, che quest'anno celebra i 75 anni dalla fondazione, cento anni della nascita del fondatore Frere Roger e i dieci anni dalla sua morte. L'esperienza del paesino della Borgogna, che ha coinvolto in questi decenni milioni di giovani, è in primo piano anche sull'Osservatore Romano. Nell'editoriale il direttore Gian Maria Vian ricorda la partecipazione della Comunità al Concilio Vaticanio II "non solo con la presenza tra gli osservatori non cattolici, ma aprendo le porte dell'appartamento romano di via del Plebiscito, dove i fratelli erano ospitati, a molti padri conciliari. Percorrendo anche in questo modo un cammino possibile che anticipa e già ora permette di vivere l'unità dei cristiani".

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