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M5S Pizzarotti sfida Grillo, ma lui ribatte: 'Nessun passo indietro'

'Dissidente' Bechis: "Scissione? Siamo qui per confrontarci"

"Sono più vivo che mai. Nonostante questo tentativo di seppellimento mio, di Casaleggio, del M5S. C'è un ribaltamento della realtà: i morti vogliono seppellire i vivi. I morti come Marino e Renzie vogliono seppellire movimenti della società civile. Non ce la faranno mai. Non ho fatto un passo indietro, ne ho fatto uno avanti!". Così Grillo sul blog.

 

Pizzarotti lancia dalla sua Parma, di cui è sindaco, la sfida a Grillo e Casaleggio chiamando a raccolta 350 "dissidenti" tra amministratori e militanti. Il direttorio del Movimento però snobba il primo cittadino del capoluogo ducale e preferisce concentrarsi sulla scandalo mafia a Roma.

"Non vado da nessuna parte. Sono nel M5S e vorrei che il M5S si riconoscesse anche nel mio lavoro". Lo dice Federico Pizzarotti nel suo intervento a Parma. "I nemici sono fuori ed invece noi ci facciamo la guerra dentro", ha aggiunto il sindaco di Parma.  "Gli altri - ha affermato Pizzarotti - hanno mafiosi, denunciati e altro. Noi potremmo dirci apertamente quello che pensiamo senza paura di essere mandati da nessuna parte?".

Le espulsioni dal M5S "si possono ridiscutere. C'è un concetto di regole più alte. Attraverso questa nuova organizzazione" del direttorio "ci sarà modo di ripensare delle scelte fatte per motivi che non erano riscontrabili", afferma Federico Pizzarotti a Parma. "Ci sono tante persone che hanno contribuito" al Movimento, spiega Pizzarotti a chi gli chiede un commento alla presenza di quattro espulsi dal M5S al suo evento. "Se pensate alle modalità con cui ci sono state" alcune espulsioni, "se pensiamo che alcuni all'inizio sono stati espulsi per aver partecipato a trasmissioni tv", credo che queste misure possano essere riviste, aggiunge il sindaco, sottolineando di non aver paura di scomuniche:  "Ho paura di perdere" i fondi "per gli asili - afferma - non ho paura delle scomuniche". 

"Un passo indietro di Grillo? Mi sembra che la direzione sia già questa e l'indicazione delle cinque persone mi sembra una indicazione di andare avanti con le nostre gambe", afferma  Pizzarotti arrivando all'hotel Villa ducale. "Figli delle stelle? - aggiunge - Lo siamo sempre stati, non diamo troppa enfasi e una cosa non la deve avere". Il sindaco, che ha smentito si tratti di una 'prova tecnica di scissione', ha però sottolineato il valore delle persone che si sono (o sono state) allontanate dall'M5s.

"Meno scontrini' e più contenuti -  "L'auspicio è quello di riscoprire i valori da cui siamo partiti. Che erano sicuramente un pò meno scontrini e molto di più sui contenuti". L'ha detto il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, arrivando all'incontro all'Hotel Villa Ducale. Pizzarotti ha fatto riferimento all'incontro al Teatro Smeraldo del 2009, un momento a cui "dovremmo tornarci a ispirare. Lì c'erano tante persone. Anche tante persone che ci sono qua e che voi chiamate dissidenti o espulsi e per me sono persone che si sono spese per il movimento sempre".

Sarti choc,  togliere nome il nome di Grillo dal simbolo - Togliere il nome di Beppe Grillo dal simbolo del M5S. E' la proposta choc della deputata Giulia Sarti a margine dell'evento di Pizzarotti a Parma. "Teniamo conto che la proprietà del simbolo M5S è di Grillo. Sul simbolo c'è scritto beppegrillo.it; è una cosa da discutere". Togliere il nome dal simbolo? "Sì, è quello che dico".

 Di Maio l'ho sentito ieri - spiega Pizzarotti -. Mi ha chiamato per chiarire. Non c'è la cappa" di pressione "che descrivono i giornali". "Mi ha chiamato proprio per chiarire".

Mafia Capitale. "Ci sono 37 arresti a Roma. Indagini per mafia con centinaia di persone. E noi siamo qui a pensare ad etichettare persone che si sono spese come dissidenti o come espulsi...". Così Federico Pizzarotti parlando con i giornalisti.

Per l'evento è boom di accrediti: la sala dell'hotel Villa Ducale che ospita la manifestazione dei "dissidenti" M5S è piena. La capienza - viene spiegato - è di 350 posti a sedere e una cinquantina in piedi. Altre 100 persone sono rimaste in lista d'attesa. I pre-accreditati tramite mail erano 280. Un'ottantina i giornalisti registrati.

Finora i parlamentari giunti sono 12, otto appartengono ai gruppi M5S di Camera e Senato: Marco Baldassarre, Giulia Sarti, Eleonora Bechis, Walter Rizzetto, Gessica Rostellato, Tancredi Turco, Sebastiano Barbanti, Michela Montevecchi. Altri 4 sono ex pentestellati. Si tratta dei senatori Maurizio Romani, Alessandra Bencini, Maria Mussini, Laura Bignani. Altri parlamentari sono accreditati e raggiungeranno Parma nelle prossime ore.

C'è anche il gruppo di Occupy Palco: si tratta dei contestatori romani saliti ad ottobre sul palco al Circo massimo a Roma per chiedere più dibattito e successivamente espulsi dal M5S.

A Parma anche la prima parlamentare 'dissidente' del Movimento, la deputata Eleonora Bechis, finita nella black list dei parlamentari in odore di espulsione. "Scissione? Siamo qui per confrontarci", dice la deputata arrivando dell'hotel Ducale. Grillo?, aggiunge, "ha indicato cinque persone per il direttorio quindi torna a fare il suo lavoro". Bechis si dice "dispiaciuta che il direttorio non sia venuto a Parma". "Ma noi siamo portavoce e porteremo la voce di quel che succede qui a Roma", aggiunge. La Bechis conferma, infine, che "la sua espulsione per il momento è stata accantonata".

Il senatore ex M5s Maurizio Romani - che partecipa all'evento - incalza: Movimento avanti senza Grillo? "Può darsi. Grillo ha sempre detto che era un megafono. Se il megafono dice cose diverse da prima può darsi che il movimento possa andare avanti anche senza di lui". "Dipende da quali sono le persone che possono portare aventi un discorso come quello di Grillo. Il direttorio? Si deve scegliere per meritocrazia. Devo capire la meritocrazia del direttorio". Grillo in tour nel 2015: "Quello è il suo vero lavoro".

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