Papa al Verano per Ognissanti: milioni bimbi affamati considerati altra specie
Moltitudine di scartati chiede pace, pane, lavoro
"Dirò di più, sembra che questa gente scartata, questi bambini affamati, ammalati, sembra che non contino, che siano di un'altra specie, non siano umani". Questa la meditazione accorata del Papa nella omelia, intermente a braccio, della messa che celebra per Ognissanti nel cimitero del Verano. Ma, chiede il Papa, "che fa questa moltitudine davanti a Dio? Chiede per favore salvezza, per favore pace, per favore pane, per favore lavoro, per favore figli e nonni per favore giovani con la dignità di poter lavorare". Adesso che "comincia il freddo" il pensiero del Papa si rivolge alla "moltitudine immensa" di persone e popoli poveri o in fuga, per guerra e povertà, "che devono fuggire per salvare la vita, le case, i popoli, i villaggi", "senza medicine, affamati" perché l'"uomo-dio si è impadronito di ciò di bello che Dio aveva creato", e "adesso chi paga la festa?".