(di Silvia Lambertucci)
(ANSA) - ROMA, 30 MAG - La bozza manoscritta del verbale della
Presidenza del Consiglio con la quale si decide l'entrata in
guerra dell'Italia, i telegrammi con i bollettini che ogni
giorno venivano spediti ai sindaci dei comuni italiani,
l'elmetto di un soldato, le medaglie al valore, anche quelle che
per protesta non vennero mai ritirate, le foto dei massacri e
delle trincee, il diario poi diventato un film di un contadino
siciliano spedito al fronte.
Partono dal Vittoriano, con una grande mostra che apre al
pubblico da domani fino al 30 luglio, le celebrazioni italiane
per i 100 anni della Grande Guerra, che vedranno in campo grandi
appuntamenti, con la bacchetta di Riccardo Muti e la tromba di
Paolo Fresu, un film di Ermanno Olmi, ma anche interventi per il
restauro di sacrari e musei di guerra, il recupero degli
itinerari, il restauro e la valorizzazione di 100 monumenti
sparsi in tutto il Paese, iniziative nelle scuole e soprattutto
una grande opera di raccolta di testi e testimonianze per
arrivare entro il 2018 a mettere insieme un Memoriale virtuale
della Grande Guerra.
''Un' occasione importante per riflettere sulla storia
nazionale e sulla costruzione della nostra identità europea'',
fa notare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca
Lotti presentando le iniziative del governo insieme con Franco
Marini, a capo del comitato scientifico per gli anniversari di
interesse nazionale. Lotti ricorda che l'avvio delle
celebrazioni coincide con il semestre di presidenza italiana
ormai alle porte (1 luglio 2014) ''Siamo dunque, nel nostro
paese e fuori di esso, chiamati al dovere della conoscenza -
dice - del ricordo dei fatti e dei tanti caduti, ma siamo anche
chiamati a svolgere un ruolo non secondario sullo scenario
internazionale''. Da qui la decisione di partire dal Vittoriano,
''monumento simbolo della nostra storia e della nostra
identità'' e con una rassegna, ribadisce accanto a lui Marini,
che si presenta come ''il primo atto di questo 'fare memoria'
dell'intera nazione''.
Iniziative e progetti non mancano, con finanziamenti
pubblici che prevedono già per il 2014, anticipa Lotti, 1,5
milioni di euro destinati dalla finanziaria a iniziative
culturali e 8 milioni per i restauri di sacrari e musei.
Obiettivo, costruire un ''grande percorso storico, culturale ,
espositivo e territoriale destinato a confluire nel Memoriale
virtuale della Grande Guerra'', non un nuovo luogo fisico, ma
una sorta di 'portale dei portali' che conservi la memoria anche
per le generazioni future.
Intanto, il 21 giugno, si partecipa alla Sarajevo Heart of
Europe, la settimana internazionale dedicata alle
Commemorazioni, con un concerto dell'Orchestra di Piazza
Vittorio. Il 6 luglio in Friuli (trasmesso in diretta su RaiUno)
e' invece di scena Riccardo Muti, che a Redipuglia, in ricordo
di tutte le vittime della guerra, dirige il Requiem di Verdi
alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
e di altri capi di Stato. Il 27 luglio, un giorno prima che
scocchino i cento anni esatti dallo scoppio della guerra, sull'
Altopiano di Folgaria in Trentino, e' la volta di Paolo Fresu
che suonerà Il Silenzio in staffetta con altri trombettisti
delle altre nazioni coinvolte dal conflitto sparsi in diversi
luoghi d'Europa. Ma non solo. Mentre le soprintendenze sono
impegnate per individuare ''100 monumenti'' da valorizzare, si
lavora al restauro e recupero dei luoghi teatro del conflitto,
nonche' alla creazione o al riallestimento di spazi museali. In
tutto nove gli interventi di restauro previsti di concerto con
il ministero della Difesa per sei Sacrari in Italia (RediPuglia,
Cima Grappa, Asiago, Montello, Caduti d'Oltremarie, Oslavia) e
tre cimiteri militari italiani all'estero (Bligny in Francia,
Mathausen in Austria, Caporetto in Slovenia). Un 'sentiero della
pace'' al quale stanno lavorando Ministero della Difesa,
Istituto Geografico Militare, Associazione Nazionale Alpini e
Cnr permetterà poi una ricognizione globale dei luoghi della
memoria. E non manca una app da scaricare per un approfondimento
multimediale dei 'Teatri di Guerra''.(ANSA).