(di Alessandro Carlini)
(ANSA) - LONDRA, 11 MAG - David Cameron mette una 'ipoteca'
politica sul suo secondo mandato da premier e afferma: ''Non
diventerò primo ministro se non posso garantire che terremo un
referendum dentro o fuori dall'Ue''. Il leader conservatore lo
ha scritto nero su bianco intervenendo sul Sunday Telegraph, e
poi lo ha ribadito oggi in diretta alla Bbc. E' la sua promessa
per limitare la fuga di elettori dal suo partito verso gli
euroscettici dell'Ukip in testa ai sondaggi per le europee.
Cameron ha precisato come un suo nuovo premierato, dopo una
eventuale rielezione alle politiche del 2015, sarebbe legato in
modo indissolubile a una consultazione sul futuro del Paese
nell'Ue da tenersi entro il 2017. Ha ribadito, inoltre, che il
suo governo continuerà la rinegoziazione con Bruxelles per il
rimpatrio dei poteri e, ''qualsiasi sarà il risultato dei
negoziati, il popolo britannico avrà l'ultima parola sul nostro
futuro in Europa, con un referendum 'in-out'''. Il premier crede
profondamente in quel negoziato. Lo vuole condurre, come
ribadito ancora una volta oggi, in quei settori in cui Londra
sente di non avere margini di manovra rispetto a Bruxelles.
Prima di tutto vuole che il principio di una ''unione sempre più
stretta'', contenuto nel Trattato di Roma, non si applichi al
Regno Unito. Altre importanti richieste riguardano
l'immigrazione, il welfare, la giustizia, il mercato unico e
l'abilità dei parlamenti nazionali di abrogare quanto deciso a
Bruxelles. Il leader conservatore sottolinea anche che il suo
partito è l'unico, a differenza degli avversari, che può
assicurare questo tipo di percorso. Nel suo intervento sul
Sunday Telegraph, ha affermato che i tory hanno iniziato un
piano di crescita di lungo termine per il Paese e che
contrappongono il loro ottimismo al pessimismo degli avversari.
''Sono ottimista sul futuro della Gran Bretagna come non lo sono
mai stato - si legge nell'intervento - Questo perché sono stato
in centinaia di uffici, depositi e laboratori nel Paese e ho
visto una Gran Bretagna in ripresa''. Ma in vista delle elezioni
europee i sondaggi restano a dir poco allarmanti per Cameron.
Stando alle previsioni, l'Ukip va verso una vittoria storica,
inseguito dal Labour, mentre i tory arrancano al terzo posto
nella maggior parte dei rilevamenti. Questo ha innescato una
sorta di corsa all'euroscetticismo, perfino da parte del Labour,
il cui leader Ed Miliband ha sottolineato di voler riformare
l'Ue. E il capo dell'Ukip, Nigel Farage, forte del suo
vantaggio, attacca Cameron, dicendo che il premier sta
bleffando, e che non manterrà le promesse: ''Cameron sta
cercando disperatamente di apparire come euroscettico''. (ANSA)