La California sospende la pena di morte, anche se non ne esegue dal 2006 per varie battaglie legali, e riapre il dibattito in vista della campagna presidenziale del 2020. La decisione è stata presa con un ordine esecutivo dal neo governatore democratico Gavin Newsom, nonostante i californiani abbiano confermato nel 2012 e nel 2016 di essere a favore della pena capitale, anche se con una maggioranza risicata. Donald Trump, che più volte ha auspicato il boia anche per i trafficanti di droga, ha subito cavalcato la mossa: "Sfidando gli elettori, il governatore della California ha bloccato le esecuzioni di 737 di killer spietati. Gli amici e le famiglie delle vittime sempre dimenticate non sono contenti e neppure io!", ha twittato, lasciando intendere che il tema potrebbe diventare materia di battaglia elettorale in un'America ancora divisa su questo terreno.
Alla moratoria il plauso, fra gli altri, della Comuinità di sant'Egidio: "In un mondo in cui la leadership si è spesso trasformata in "followship", al seguito di sondaggi e umori variabili, la California e il nuovo governatore Gavin Newsom danno prova di un grande coraggio politico e leadership".