Solo pochi giorni fa un Donald Trump sorprendentemente 'presidenziale' lanciava in Congresso l'appello a mettere da parte le polemiche per lavorare uniti nell'interesse del Paese. Ma il suo nuovo weekend nella 'Casa Bianca d'inverno' di Mar-a-Lago, in Florida, e' iniziato con un attacco senza precedenti al suo predecessore: Barack Obama e' una persona "cattiva e malata", e mi ha intercettato facendo mettere sotto controllo i telefoni della Trump Tower. Un terremoto. La bomba viene sganciata dal presidente americano di primo mattino, con la consueta tempesta di tweet in cui si evocano il Watergate di Richard Nixon e il maccartismo. Le intercettazioni secondo il presidente americano risalirebbero al mese prima delle elezioni, lo scorso ottobre, e avrebbero avuto l'obiettivo di ostacolare la sua corsa verso la Casa Bianca a favore di Hillary Clinton. "Semplicemente falso - replica Kewin Lewis, portavoce di Obama - nessuno alla Casa Bianca ha mai ordinato la sorveglianza di alcun cittadino americano. La regola fondamentale e' stata quella di non interferire mai nelle indagini del Dipartimento di giustizia". Dal New York Times al Wall Street Journal, passando per il Washington Post, tutti i principali media Usa sottolineano come le dichiarazioni esplosive di Trump non siano corroborate da alcun elemento concreto. Nessuna prova e' stata indicata dal tycoon per motivare il suo attacco. Ne' dal suo entourage si spiega al momento se l'uscita shock del presidente si basi su informazioni reali fornite al presidente dall'intelligence o dall'Fbi.
Separare genitori dai figli, nuova stretta migranti - C'e' un video che in queste ore commuove e indigna l'America: quello di Fatima Avelica Gonzalez, 13 anni, che con lo smartphone ha ripreso in lacrime l'arresto del padre - messicano, da 20 anni illegale negli Usa - che la stava portando a scuola. Siamo a Los Angeles, ed e' uno dei tantissimi raid portati a termine nelle ultime settimane dagli agenti della Immigration and Customs Enforcement (Ice), su ordine della Casa Bianca. E se dopo tanto clamore sembra per il momento calato il sipario sul 'bando bis', il decreto che vieta gli ingressi da alcuni Paesi a maggioranza musulmana, l'amministrazione Trump si appresta a una nuova stretta sugli immigrati irregolari. E la proposta piu' scioccante e' quella al vaglio del Dipartimento alla sicurezza nazionale, che prevede di separare madri e figli che insieme attraversano illegalmente il confine sud degli Stati Uniti. L' obiettivo, in attesa di capire se la costruzione del muro e' realistica o solo un'utopia, e' quello di scoraggiare in maniera decisa il flusso di intere famiglie verso gli Usa. Si tratta di una misura drastica che porrebbe fine alla consuetudine del 'catch and release' (arresta e rilascia) che piu' volte Trump ha denunciato. La svolta infatti permetterebbe al governo di tenere dietro le sbarre i genitori che entrano illegalmente negli Usa fino a che non sapranno se verranno rimpatriati o se invece potranno fare domanda per la richiesta di asilo. I figli, nel frattempo, verrebbero anch'essi trattenuti e affidati ai servizi sociali del ministero della sanita' in attesa di essere presi in custodia da un parente che vive negli Stati Uniti o di un tutore legale.