Al termine della prima delle due giornate di consultazioni da parte del Capo dello Stato Reuven Rivlin, il premier Benyamin Netanyahu ha ricevuto il sostegno del Likud e di due partiti ortodossi (Shas e Fronte della Torah) per costituire un nuovo governo. Complessivamente, si tratta di 51 deputati su 120.
Rivlin ha chiesto alla delegazione del partito 'Blu-Bianco' - il secondo in ordine di grandezza in parlamento - se "per il supremo interesse del Paese" accetterebbe la formula di un governo "di concordia" con il Likud. Il rappresentate di 'Blu-Bianco', l'ex capo di Stato maggiore Gaby Ashkenazy, ha replicato che il suo partito ritiene opportuno che l'incarico di formare un governo sia affidato al proprio leader, Benny Gantz, e non al leader del Likud Benyamin Netanyahu. "Nelle condizioni politiche attuali - ha detto Ashkenazi a Rivlin - non potremmo far parte di un governo guidato da Netanyahu".
I dirigenti del blocco parlamentare arabo Hadash-Taal (6 deputati) hanno preferito invece non esprimere preferenze. Rivlin completerà le consultazioni domani, dopo aver raccolto i pareri dei leader delle altre liste rappresentate alla Knesset.
In base alla legge il premier incaricato ha a disposizione 28 giorni di tempo per formare il nuovo governo. Se necessario, può richiederne altri 14 al massimo.