"Se comparato ai grandi oceani, il Mediterraneo sembra un lago, ma in questo lago si giocano i destini del mondo, su sicurezza, stabilità, tutela dei diritti umani": lo ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano intervenendo ai Med Dialogues che si sono aperti oggi a Roma alla presenza del presidente Sergio Mattarella. "Il Mediterraneo rappresenta l'1% della superficie terrestre, il 10% del pil mondiale, 500 milioni di potenziali consumatori, il 20% del traffico marittimo, il 30% del traffico commerciale, ha un +4,4% di crescita annua, ed è punto cruciale per i destini del mondo", ha aggiunto.
"Inorridiamo quando un barcone affonda nel Mediterraneo, e siamo addolorati quando vediamo le condizioni di alcuni centri di rifugiati, ma a coloro che hanno fatto lezioni dall'alto, diciamo di fornire aiuti concreti e immediati come sta facendo l'Italia"."L'Italia non può farsi carico dei flussi dell'intera regione del Mediterraneo centrale", ha aggiunto Alfano, ricordando anche il pericolo dei foreign fighters che possono minacciare l'Europa: "Bisogna agire presto e subito, il terrorismo può avere una fine" se si lavora tutti insieme. Per Alfano "occorre anche riconoscere che le sponde politiche del nord e sud del Mediterraneo sono ancora lontane, quindi occorre costruire un partenariato solido con un investimento strategico sui giovani" dei paesi nordafricani.