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Manchester, la ricerca disperata dei dispersi sul filo dei retweet. Saffie, la vittima più giovane, aveva appena 8 anni

Genitori e amici postano foto e numeri di telefono

Decine di foto di ragazzine sorridenti associate ad appelli disperati su Twitter, per scongiurare i numeri di un bilancio che continua a salire. Sono i figli d'Inghilterra che non tornano a casa, dopo l'attentato di Manchester al concerto di Ariana Grande, e che mancano ancora nelle liste delle forze dell'ordine. 

La più giovane vittima, finora identificata, è una bambina di soli 8 anni, Saffie Rose Roussos di Leyland. 

La prima vittima identificata dell'attacco si chiama Georgina Bethany Callander, di 16 anni. Uno dei suoi ultimi messaggi è proprio un tweet in cui si era detta entusiasta sul suo profilo alla vigilia del concerto della sua beniamina alla Manchester Arena.

Da Lucy a Martyn, ancora in tanti mancano all'appello. Inevitabile la disperazione per il silenzio di figli, parenti o amici che dopo la scorsa notte, tra il panico e l'orrore, risultano ancora scomparsi: "Per favore Lucy torna a casa e dicci che sei salva", recita un tweet con un emoticon in lacrime, dove si cerca Lucy: una ragazza dai capelli biondi ritratta in due foto, una acqua e sapone, l'altra in cui è truccata. 

Nessuna telefonata e nessun messaggio anche da parte di Martyn, un teen ager ritratto in una foto con il volto appena scurito da un po' di barba. Il suo amico Steve twitta: "Martyn è ancora disperso. Chiunque abbia notizie si metta in contatto". 

Con l'hashtag #Manchester e il numero di telefono 07896711296 si è scatenata anche la rete delle ricerche e dello scambio di informazioni.


Il Manchester Evening News riporta la lista di alcuni scomparsi: la diciassettenne Chloe Rutherford e il diciannovenne Liam Curry, il ventinovenne Martyn Hett, le scozzesi Laura MacIntyre ed Eilidh MacLeod, Courtney Boyle e Philip Tron, e la quindicenne Olivia Campbell. Un altro tweet recita: "Indossa una felpa rosa e dei blue jeans. Si chiama Whitney. Aiutatemi a trovarla". 

 

"Da sette ore stiamo aspettando e cercando Chloe and Liam...", si legge in un tweet all'alba, dove si vede una coppia di ragazzini.

"Mio fratello non risponde al telefono da ieri. Lui era al Manchester Arena. Per favore ritwittatemi per aiutarmi a trovarlo", scrive qualcuno in un altro tweet.

L'unico compito è rilanciare gli appelli. Ritwittare foto di giovani vite sorridenti che segnalano volti e raccontano storie, che da ieri hanno conosciuto le terribili paure degli adulti.

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