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Papa a Fatima, Francisco e Giacinta sono santi

Il pontefice nel santuario si è fermato in preghiera, in piedi e in silenzio, davanti alle tombe di Francesco e Giacinta

I due pastorelli di Fatima Francisco e Giacinta Marto sono santi: papa Bergoglio ha infatti letto la formula canonica che li iscrive nel registro dei santi. Lo ha fatto nella messa davanti al santuario che ricorda le apparizioni cominciate il 13 maggio 1917, delle quali beneficiò anche la cugina Lucia. I due piccoli veggenti erano stati beatificati da papa Wojtyla, qui a Fatima, il 13 maggio del Duemila. Di Lucia, morta nel 2010, è in corso il processo di beatificazione.

La canonizzazione - Dopo la veglia di ieri, con la suggestione di 600.000 candele accese nella notte a dimostrazione dell'attaccamento dei portoghesi, e non solo, al messaggio di Fatima, tutto è pronto nella spianata davanti al santuario per la messa che papa Francesco celebrerà alle 10 ora locale (le 11 in Italia), per la canonizzazione di Giacinta e Francisco Marto, i due pastorelli che dal 13 maggio 1917, esattamente cento anni fa, ebbero visioni della Vergine, riconosciute dalla Chiesa come fenomeno soprannaturale già nel 1930. Prima di celebrare la messa, l'agenda del Papa prevede un incontro privato, nella saletta di ricevimento della Casa "Nossa Senhora do Carmo", con il primo ministro del Portogallo, Antonio Luis Santos da Costa. Dopo la messa il Pontefice pranzerà con i vescovi portoghesi e il seguito papale e successivamente, dopo una breve cerimonia di congedo nella base aerea militare di Monte Real, partirà per Roma. L'arrivo è previsto all'aeroporto di Ciampino per le 19,05, ora italiana.



Papa a Fatima:imploro concordia popoli.Viaggio speciale  - "Imploro per il mondo la concordia tra tutti i popoli"; "vengo come profeta e messaggero", "e come vescovo vestito di bianco ricordo tutti coloro che, vestiti di candore battesimale, vogliono vivere in Dio e recitano i misteri di Cristo per ottenere la pace". Il Papa, nel suo primo discorso pubblico in Portogallo, ha fatto ricorso anche alle parole del "terzo segreto" di Fatima (che descriveva un "vescovo vestito di bianco caduto a terra come morto", e nelle quali papa Wojtyla identificò se stesso dopo l'attentato di Ali Agca), per portare davanti alla Madonna e "le gioie dell'essere umano" e "i dolori della famiglia umana". Lo ha fatto nella preghiera nella cappellina delle apparizioni, che sorge nel luogo dove il 13 maggio del 1917 i tre pastorelli videro per la prima volta la Vergine, per dare al suo viaggio - un "viaggio un po' speciale", lo ha definito in volo verso Fatima salutando i giornalisti - il senso di una missione dedicata alla fine di ogni conflitto. Si tratta infatti in tutto e per tutto di un pellegrinaggio, durante il quale, il Papa vuole soprattutto rinnovare la preghiera per la pace e la speranza per il mondo. La Chiesa riconobbe il carattere soprannaturale delle apparizioni già nel 1930, anche se i contenuti dei "segreti" affidati dalla Vergine ai tre pastorelli, essendo rivelazioni "private", non vincolano i cristiani a credervi. Nella cappellina il Papa ha pregato a lungo in silenzio, e poi ha letto la preghiera. Nel santuario tornerà dopo cena, per recitare il rosario e rivolgere un saluto pubblico ai malati. Bisognerà chiedere a papa Francesco cosa abbia voluto intendere precisamente ricorrendo all'immagine del "vescovo vestito di bianco". Da sempre, la Chiesa ha riconosciuto nel messaggio di Fatima una attenzione alle sofferenze dei cristiani, e dei papi con loro. Suor Lucia, dopo la divulgazione completa del "terzo segreto", nel Duemila, ricordò che lei e i cuginetti, quando la Madonna gli parlava del dolore del papa, neppure sapevano come si chiamasse allora il papa regnante. Stasera papa Francesco si è collocato come vescovo vestito di bianco accanto a tutti i battezzati, vestiti di "candore battesimale", che pregano per ottenere la pace. Se seguiremo l'esempio di Giacinta e Francisco e di quanti "si consacrano all'annuncio del Vangelo", ha detto ancora papa Bergoglio, "percorreremo così ogni rotta, andremo pellegrini lungo tutte le vie, abbatteremo tutti i muri, e supereremo ogni frontiera, uscendo verso tutte le periferia, manifestando la giustizia e la pace di Dio". Nel tragitto dalla base militare dove è atterrato e dove ha incontrato il presidente della Repubblica, il Papa è stato accolto con molto calore, da una discreta folla di gente. Non essendoci stati discorsi pubblici nell'incontro tra il Papa e il presidente del Portogallo, Marcelo Rebelo, svoltosi in una sala della Torre di controllo della base aerea militare di Monte Real, papa Francesco apre di fatto il viaggio con parole di preghiera. Come noto occasione di questo suo 19.mo viaggio internazionale è la commemorazione del centenario delle apparizioni e, nella messa di domattina, la canonizzazione di Francisco e Giacinta Marto, cugini di Lucia dos Santos, poi divenuta suor Lucia e monaca carmelitana, vissuta fino a 97 anni e custode del messaggio di Fatima per tutto il Novecento. Papa Francesco ha lasciato in dono nella cappellina delle apparizioni del santuario di Fatima - dove è stato accolto da circa mille bimbi - la "Rosa d'oro", che è un dono esclusivo dei sommi pontefici in visita mariana. E' in argento, composto da una base in marmo rosa, sormontata da un vaso in argento con lo stemma papale, da cui partono i rami con tre rose e le foglie. (giovanna.chirri@ansa.it)

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