Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mondo
  1. ANSA.it
  2. Mondo
  3. Europa
  4. Turchia: 49 arresti a Istanbul in proteste per strage Suruc

Turchia: 49 arresti a Istanbul in proteste per strage Suruc

Gli scontri più duri si sono verificati in serata nella zona asiatica di Kadikoy, dove la polizia ha disperso le proteste con lacrimogeni e cannoni ad acqua

Le forze di sicurezza turche hanno arrestato un totale di 49 persone durante diverse manifestazioni di protesta che si sono svolte a Istanbul per l'attentato kamikaze di lunedì a Suruc, al confine con la Siria, in cui sono morte 32 persone. Lo riferiscono media locali. Gli scontri più duri si sono verificati in serata nella zona asiatica di Kadikoy, dove la polizia ha disperso le proteste con lacrimogeni e cannoni ad acqua, arrestando 11 manifestanti. Secondo l'agenzia di stampa statale Anadolu, nei vari interventi delle forze di sicurezza sono anche stati sequestrati alcune armi e munizioni e 203 cocktail molotov. Stanno suscitando allarmi e polemiche in Turchia le immagini di alcuni manifestanti armati e con volto coperto ai funerali di alcune delle vittime della strage di Suruc, tenutisi ieri nel quartiere di Sultangazi a Istanbul. Le foto, diffuse dai media locali, mostrano alcune persone che imbracciano kalashnikov e pistole tra le centinaia che partecipavano alla cerimonia funebre per Ismet Seker e Cemil Yildiz. Secondo testimoni, uno di loro avrebbe anche sparato alcuni colpi di kalashnikov in aria. Nello stesso quartiere ieri mattina alcuni colpi d'arma da fuoco erano stati sparati contro una centrale di polizia da assalitori non ancora identificati.

Un tribunale turco ha proibito la pubblicazione sui siti e sui social, Twitter compreso, di immagini esplicite dell'attentato kamikaze di Suruc, dove due giorni fa sono morte 32 persone. Lo riferisce l'agenzia di stampa Anadolu. La corte ha bloccato anche la diffusione di filmati che mostrano il momento dell'esplosione. I siti che non le rimuoveranno saranno bloccati. L'accesso a Twitter in Turchia è stato poi sbloccato dopo che il gigante dei social media ha applicato le misure decise dal tribunale.

Le autorità turche hanno confermato grazie al test del dna che l'attentatore kamikaze che due giorni fa ha provocato 32 morti a Suruc è il ventenne turco Abdurrahman Alagoz. Lo riferiscono media locali. "Era attivo in un gruppo legato alla Siria che sostiene l'Isis - spiega un ufficiale in condizioni di anonimato, citato dal quotidiano Zaman - Sappiamo che è entrato in Siria illegalmente. Non è stato possibile rintracciarlo mentre si trovava là". La polizia aveva trovato il documento d'identità di Alagoz su un cadavere irriconoscibile dopo l'esplosione nel centro culturale di Suruc. Inizialmente i sospetti erano caduti su una ragazza 18enne. Un equivoco nato, pare, dal fatto che il giovane indossava un velo quasi integrale. Secondo il racconto della madre, Alagoz, originario della provincia sudorientale di Adiyaman, era fuggito con il fratello da sei mesi senza più dare notizie fino a dieci giorni fa, quando era tornato a casa per la fine del Ramadan prima di far perdere di nuovo le sue tracce.

Alcuni degli attivisti coinvolti nella strage di Suruc sarebbero all'interno di una foto scattata qualche settimana prima dell'attacco. E che ora gira sui social. I giovani erano in partenza per Kobane, dove avrebbero voluto costruire una biblioteca, ripiantare un bosco, mettere in piedi un campo giochi. Sogni spazzati via dall'esplosione. Maderşahî Barajyıkan, la giovane in primo piano che è tra i sopravvissuti rimasti indenni alla strage, ha diffuso uno dei selfie con i suoi compagni. Tra questi ci sarebbero anche alcune vttime: stavano festeggiando l’ultimo successo elettorale del partito filocurdo, l'Hdp, alle ultime elezioni.

L'esplosione è avvenuta in un centro culturale della città turca di Suruc, al confine con la Siria, provocato da una kamikaze vicino all'Isis. 

 

"In 24 ore siamo riusciti a mettere insieme i pezzi come in un mosaico", racconta una fonte degli esperti forensi giunti sul posto. Uno dei corpi, però, è ancora senza nome. E irriconoscibile. Addosso gli hanno trovato la carta d'identità del 20enne turco Abdurrahman Alagoz, originario della provincia sudorientale di Adiyaman. La madre ha raccontato che il ragazzo era fuggito da sei mesi con il fratello Yunus, per fare ritorno solo una decina di giorni fa. Poi, di nuovo nessuna traccia: "Non ci hanno detto dove andavano e che lavoro hanno trovato. Non so se si sia unito all'Isis. Era un bravo ragazzo", ha detto ai media turchi. Per gli inquirenti è stato probabilmente reclutato da una rete di jihadisti molto attiva in Turchia. Ma che sia lui il kamikaze di Suruc ancora non viene confermato. Anche perché inizialmente in molti avevano parlato di una ragazza. Un equivoco, si suppone ora, nato perché l'attentatore era nascosto dietro un velo integrale, o quasi.

    RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

    Video ANSA



    Modifica consenso Cookie