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Ucraina: capo ribelli Donetsk, introdurremo pena di morte

Ribelli, stop ai negoziati per compromesso con Kiev

Aleksandr Zakharcenko, il capo dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, ha annunciato oggi in un incontro gli studenti dell'università di Donetsk che sarà approvata una legge sulla pena di morte. L'unico Paese del continente europeo in cui è in vigore la pena capitale è la Bielorussia. In Russia c'è una moratoria.

Sempre Zakharcenko ha riferito oggi di non voler più cercare un compromesso con Kiev per un cessate il fuoco nel sud-est ucraino. "Da parte nostra non ci saranno più tentativi di parlare di tregua", ha detto all'indomani della conquista dell'aeroporto di Donetsk da parte dei ribelli. Il 'presidente' separatista ha quindi aggiunto che i suoi uomini intendono "andare avanti" nell'offensiva "fino ai confini della regione di Donetsk". Ma ha anche avvertito che se ci sarà "una minaccia anche da altre parti" sarà "liquidata". "Kiev - ha proseguito - adesso non si rende conto che siamo in grado di attaccare contemporaneamente su tre direzioni".  

Il conflitto in Ucraina ha mietuto, dall'aprile del 2014, più di 5.000 morti. Lo rivela l'ultimo bilancio dell'Onu reso noto oggi a Ginevra. "L'intensificarsi delle ostilità dal 13 gennaio scorso - ha detto il portavoce dell'Alto commissariato Onu per i diritti umani, Rupert Colville - ha portato il totale delle vittime nel paese a 5.086. Temiamo che la cifra reale sia molto più elevata". Inoltre, ha aggiunto, almeno 10.948 persone sono state ferite. Solo nelle ultime 24 ore 3 soldati ucraini sono stati uccisi e 50 sono rimasti feriti nei combattimenti nel Donbass contro i miliziani separatisti. Lo fa sapere il portavoce militare di Kiev, Andrii Lisenko.

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