ROMA - È partita venerdì mattina all'Auditorium Parco della Musica Di Roma la prima giornata del Summit dei Premi Nobel per la Pace. La mattinata è iniziata con i Nobel presenti insieme sul palco, accolti dagli applausi della sala piena. Standing ovation per il Dalai Lama, salito per ultimo sul palco accompagnato dal sindaco Ignazio Marino. Il Summit inizialmente previsto per il 13-15 ottobre a Città del Capo è stato spostato a Roma dopo che Pretoria ha negato il visto al Dalai Lama per non irritare la Cina.
"Questa volta non incontrerò Papa Francesco, l'amministrazione del Vaticano dice che non è possibile perché potrebbero crearsi degli inconvenienti. Però apprezzo il Pontefice". Lo ha detto il Dalai Lama al suo arrivo a Roma per partecipare al summit dei premi Nobel.
"Le guerre in nome della religione sono incomprensibili". Ha detto il Dalai Lama al suo arrivo a Roma. "Bisogna ribadire con forza la necessità di realizzare in nome della religione e di promuovere l'armonia tra le religioni, come è stato fatto in India che è un esempio di convivenza pacifica", ha aggiunto il leader spirituale del buddhismo che è stato accolto calorosamente, con striscioni e musica tradizionale tibetana, da un gruppo di fedeli italiani e da rappresentanti della comunità tibetana in Italia. "Tutti abbiamo la responsabilità di promuovere l'armonia", ha detto il Dalai Lama.