L'esercito birmano ha occupato gli ospedali e le università del Paese in vista di uno sciopero generale indetto dai sindacati per protestare contro il colpo di Stato militare dell'1 febbraio scorso. Lo riportano media locali, secondo la Cnn.
Si tratta dell'ennesima iniziativa da parte della giunta per consolidare il suo controllo nel Paese di fronte alle proteste di massa che finora hanno provocato almeno 54 morti tra i manifestanti.
Durante il fine settimana testimoni hanno visto i soldati occupare ospedali e università a Yangon. Da parte sua, un funzionario dell'ufficio dell'Alto Commissario Onu per i diritti umani - James Rodehaver - ha detto che almeno cinque ospedali sono stati occupati oggi, di cui quattro a Yangon e almeno uno a Mandalay.
Sempre oggi, il gruppo internazionale di Medici per i Diritti Umani ha condannato "l'invasione e l'occupazione di ospedali pubblici e la forza eccessiva usata contro i civili". Un altro manifestante pro democrazia è stato ucciso, il bilancio odierno delle vittime sale così a tre. Come riportato in precedenza, due uomini sono stati uccisi e diverse persone sono rimaste ferite a Myitkyina, nella regione centrale del Paese. A questi se ne è aggiunto un altro a Pyapon, una località a un centinaio di chilometri a sud di Yangon: secondo un testimone oculare, si tratta di un uomo di 30 anni colpito a morte allo stomaco da un proiettile sparato dalle forze di sicurezza.