I Giochi come ponti di pace "per costruire un mondo migliore". A quattro giorni dalla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali di PyeongChang, sono stati inaugurati nei due villaggi (sulla costa e sui monti) i murales della tregua olimpica, progettati per "cambiare la percezione del muro da negativo in positivo, rafforzando il messaggio di pace e condivisione" che questa edizione della rassegna a cinque cerchi vuole veicolare. Il murale è lungo sette metri e alto tre e verrà autografato con nomi o messaggi di pace da parte degli atleti. Quindi saranno trasferiti uno all'Olympic Plaza di PyeongChang e l'altro al Parco olimpico di Gangneung. Una parte del muro forma un ponte "per rompere le barriere e costruire ponti di pace" spiega il comitato organizzatore. Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente del Cio, Thomas Bach e quello di PyeongChang2018, Lee Hee-beom, il ministro della cultura e un rappresentante dell'Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati. "Il murale serve a costruire ponti in questo mondo così fragile, è un grande messaggio" le parole di Bach. "Questi sono Giochi di pace - ha detto Lee - L'inaugurazione del murale della tregua olimpica deve essere un simbolo fisico del messaggio di pace che porta in sé e dell'unione di tutti attraverso lo sport".
La Presidenza sudcoreana ha accolto con favore la delegazione di alto profilo del Nord, guidata da Kim Yong-nam, capo del cerimoniale e presidente de facto, da inviare alla cerimonia di apertura di venerdì delle Olimpiadi di PyeongChang. "Crediamo rifletta la determinazione di migliorare i rapporti Sud-Nord e di fare dei Giochi un successo, e che il Nord abbia mostrato sforzi sinceri per questa conclusione", ha detto il portavoce Kim Eui-kyeom, secondo cui Seul avrà "vari colloqui con la delegazione" del Nord a PyeongChang.
La Corea del Nord ha proposto al Sud di inviare domani il gruppo artistico che terrà concerti a Gangneung e a Seul. Lo ha riferito il ministero dell'Unificazione sudcoreano, secondo cui l'arrivo avverrà con il traghetto Mangyongbong-92 che ospiterà i 140 elementi per il periodo della tournee. "Stiamo discutendo anche con le agenzie coinvolte, incluso il porto da utilizzare", ha affermato il portavoce del ministero Baik Tae-hyun, nel resoconto della Yonhap.
La proposta del Nord ha ostacoli per le sanzioni in vigore, tra cui quelle decise nel 2010 dal Sud sul divieto di ingresso dei suoi porti alle navi di Pyongyang. Seul è pronta a dare il via libera a un'eccezione dato che il traghetto non risulta nella "lista era" delle navi sanzionate. La richiesta del Nord è stata consegnata domenica, con la conferma del primo concerto per l'8 febbraio al Gangneung Arts Center, nella città che ospita le specialità su ghiaccio vicino a PyeongChang, e del secondo che è a Seul domenica 11 febbraio al National Theater of Korea.
Le prenotazione online sono schizzate, superando in poche ore le 200.000 unità.
Nel piano preliminare discusso il 24 gennaio le parti avevano definito l'arrivo al Sud via terra attraverso il passaggio occidentale di Kaesong.
Il Mangyongbong-92, traghetto di 9.700 tonnellate, prende il nome da una collina di Pyongyang, vicino al luogo di nascita di Kim Il-sung, fondatore dello Stato, "presidente eterno" e nonno dell'attuale leader, e fu utilizzato nel 2002 per il trasporto di cheerleader e tifosi ai Giochi Asiatici di Busan.
La nave ha assicurato in passato i collegamenti tra la città nipponica di Niigata e Wonsan, costa orientale nordcoreana, sospesi da Tokyo nel 2006 per il lancio di un vettore a lungo raggio testato da Pyongyang.
Oggi, una delegazione di 23 persone, parte del team artistico, è giunto in mattinata al Sud per i lavori preparatori, portando strumenti musicali e altri equipaggiamenti sotto la direzione di Kim Sun-ho, numero due del gruppo strutturato intorno alla Samjiyon Orchestra. Hyon Song-wol, a capo della Moranbong Band e responsabile della Samjiyon, ha visitato la Corea del Sud a fine gennaio per un sopralluogo dei luoghi dove tenere i concerti.