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Afghanistan: Ghani è nuovo presidente

Accordo per governo unità. Firmato dai due candidati alla presidenza

L'ex ministro delle Finanze Ashraf Ghani Ahmadzai e' il nuovo presidente dell'Afghanistan. La cerimonia ufficiale di insediamento si svolgerà lunedì 29 settembre 2014. Lo hanno reso noto oggi fonti del team vincitore e confermato responsabili di quello dello sconfitto, Abdullah Abdullah. Dato il poco tempo a disposizione prima dell'evento, scrive l'agenzia di stampa Pajhwok, non si prevede la presenza di molte personalità straniere.
Ghani, che ha sconfitto Abdullah Abdullah, succede ad Hamid Karzai nel primo trasferimento democratico dei poteri presidenziali della storia afghana. "La Commissione ha verificato in base ai voti espressi che Ghani e' il nuovo presidente e Abdullah il 'Chief executive' del futuro governo". Lo ha detto, nel corso di una conferenza stampa, il presidente della Commissione elettorale indipendente Ahmad Yousaf Nuristani, ringraziando gli afghani per la partecipazione al processo elettorale. Quindi si è congedato senza ufficializzare i risultati elettorali che in precedenza pero' fonti della Iec avevano fatto trapelare: Ghani aveva oltre 750.000 voti di vantaggio su Abdullah.

Qualche ora prima i due candidati del ballottaggio presidenziale, Abdullah Abdullah e Ashraf Ghani, avevano firmato un'intesa per la costituzione, una volta annunciato il nome del successore di Hamid Karzai, di un governo di unita' nazionale guidato da un 'Chief Executive' che sara' designato dallo sconfitto. La firma sul documento, frutto di molte settimane di trattative, e' stata apposta dai due in presenza del presidente uscente Hamid Karzai.ù

Si è espressa favorevole all'intesa la casa Bianca perché, si legge in un comunicato diffuso dalla stessa, "aiuta a chiudere la crisi politica" e "riporta fiducia per il futuro" del Paese. Gli Usa sono "pronti a lavorare con la prossima amministrazione per garantire il successo" di tale accordo, che "rispetta la volontà del popolo afgano", conclude il comunicato.

Kerry, 'ora fare riforme'
I due candidati nel ballottaggio presidenziale (Abdullah Abdullah e Ashraf Ghani) "hanno mostrato di avere realmente una levatura da statisti" e "hanno assicurato che la prima transizione democratica nella storia del loro Paese cominci con un progetto di unita' nazionale". Lo ha sostenuto oggi il Segretario di Stato americano, John Kerry. In un comunicato diffuso pochi minuti dopo l'annuncio dell'accordo Kerry, che ha svolto le funzioni di mediatore nella crisi scatenata dalla "ribellione" di Abdullah contro la Commissione elettorale indipendente (Iec), ha sostenuto che "gli americano sanno bene che la strada verso la democrazia e' piena di ostacoli e di sfide, ma che è la strada che porta al posto migliore". Queste elezioni, ha aggiunto il capo della diplomazia americana, "non sono la fine di tutto. Devono invece essere un inizio, in cui l'Afghanistan e la sua gente avanzano in una agenda di riforme e migliorano il processo elettorale". Secondo Kerry, infine, "l'inaugurazione della nuova presidenza, la designazione del 'chief executive' (coordinatore del governo) afghano e la firma di un Accordo bilaterale per la sicurezza (Bsa, con gli Usa), insieme ad un altro con la Nato, apriranno un nuovo capitolo nella nostra duratura partnership con l'Afghanistan".

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