Manifestazioni a favore del governo di Dilma Rousseff e dell'ex presidente, Luiz Inacio Lula da Silva, sono in corso in varie regioni del Brasile.
Finora, calcolano gli organizzatori, oltre 350 mila persone sono scese in piazza in almeno 15 Stati e nel Distretto federale. Il corteo più consistente a San Paolo, dove le forze anti-sommossa della polizia militare hanno dovuto usare gas al peperoncino per fermare i tafferugli scoppiati tra sostenitori e oppositori di Dilma e Lula davanti alla sede della locale Confindustria (Fiesp). Intanto prosegue la guerra di provvedimenti giudiziari in Brasile: la nomina a ministro dell'ex presidente, Luiz Inacio Lula da Silva, è stata sospesa di nuovo, stavolta da un giudice federale di Assis, nell'area di San Paolo. L'ordinanza provvisoria - la terza accolta da ieri - è arrivata a poche ore di distanza dall'annullamento, in appello, di altre due decisioni di sospensione emesse in primo grado. L'avvocatura dello Stato ha annunciato che presenterà, di nuovo, immediato ricorso.