SAN PAOLO - Dilma Rousseff 41,5%, Aecio Neves 33,6%, Marina Silva 21,3%: sono questi i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali brasiliane quando e' stato conteggiato il 99,6% delle schede e mancano solo quelle delle localita' piu' remote del gigante sudamericano. La presidente di sinistra Dilma Rousseff se la vedra' dunque con il conservatore Aecio Neves al ballottaggio del prossimo 26 ottobre. E' la quarta volta consecutiva che i candidati del Partito del lavoratori (Pt) di Dilma e il Partito socialdemocratico brasiliano (Psdb) di Aecio si sfidano al ballottaggio. L'ecologista evangelica Marina Silva, che fino a pochi giorni fa i sondaggi indicavano come sicura sfidante di Dilma al secondo turno, e' invece arrivata terza, come quattro anni fa.
Anche se stavolta ha raccolto due milioni di voti in piu' del 2010: oltre 22 milioni. Un capitale elettorale che la rende nuovamente l'ago della bilancia del secondo turno e costringera' i due candidati a trattare con lei. Marina, che ha finora respinto il corteggiamento di Aecio in campagna elettorale, potrebbe anche decidere di non dare indicazioni al proprio elettorato, come fece quattro anni fa. ''Faremo prima una riunione'', ha detto nel discorso di ringraziamento ai suoi elettori. Dilma invece, nonostante il successo, raccoglie quasi quattro milioni di voti in meno rispetto al primo turno del 2010, quando si presento' alle presidenziali da semi-sconosciuta ma con l'investitura dell'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva, il politico piu' popolare del Brasile. Una parte dei voti persi da Dilma sono andati a Neves, che ha capitalizzato oltre un milione e mezzo di voti in piu' dell'allora candidato del Psdb, Jose' Serra, battuto poi al ballottaggio da Dilma. Serra si e' preso ieri una piccola rivincita facendosi eleggere al primo turno al senato di Brasilia e togliendo il seggio ad Eduardo Suplicy, uno dei fondatori con Lula del Pt.