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Lavrov esclude colloqui di pace con Zelensky. Il presidente ucraino: 'Occidente non esiti, sia veloce nelle decisioni'

Il ministro degli Esteri di Mosca: Contro la Russia una "soluzione finale, come Hitler con gli ebrei"

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov esclude colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "su iniziative di pace bizzarre per la risoluzione del conflitto", perché "è l'Occidente, e non l'Ucraina" a decidere questi eventuali negoziati, che comunque "non hanno senso" perché  l'Occidente sta usando l'Ucraina per ottenere un "dominio totale".

In una conferenza stampa a Mosca, Lavrov ha detto che gli Stati Uniti e i suoi alleati vogliono mettere in pratica "una soluzione finale" contro la Russia "come Hitler per gli ebrei". Gli Usa non hanno proclamato "una mobilitazione parziale" (come la Russia), ha spiegato, ma una "mobilitazione totale di tutto l'Occidente" per puntare al "dominio" del mondo. Primo obiettivo è la Russia, ha aggiunto, "e poi verrà la Cina, questo non è uno scherzo". E per questo le relazioni tra Russia e Usa "non saranno più quelle che erano un tempo". "Le cose non saranno mai più le stesse. Abbiamo avvertito molto tempo fa dicendo, beh, ragazzi, non ci sarà mai una situazione in cui ci mentirete, firmando documenti e poi rifiutando di attuarli".

In quanto a una possibile associazione di Finlandia e Svezia alla Nato, ha sottolineato il capo della diplomazia di Mosca, se dovesse avvenire "la Russia prenderà misure militari-tecniche sul suo lato della frontiera". Lavrov ha anche sostenuto che la Russia spera che l'Europa si renda conto dell'impossibilità di "mentire sempre", anche sulla questione dell'espansione della NATO verso est. "Ho citato l'esempio del primo Maidan ucraino nel 2004, quando l'Europa ufficiale disse che l'Ucraina avrebbe dovuto scegliere se stare con l'Europa o con noi. Questo accadeva tre anni prima del discorso di Monaco. Anche allora speravamo che la ragione prevalesse e che l'Europa capisse che è impossibile mentire sempre, è impossibile, ad esempio, spostare costantemente la Nato verso est nonostante le promesse fatte".

In merito alla posizione assunta dal governo italiano, rispondendo ad una domanda dell'ANSA, Lavrov ha indicato che "è stata una sorpresa per noi vedere l'Italia diventare uno dei leader nel fronte anti-russo". "Mi piacciono gli italiani - ha aggiunto - sono molto simili ai russi, e ai russi piace il modo di vivere italiano. Non riesco a vederli come gente che costruisce muri e barriere. L'atteggiamento di scontro (con la Russia) è stato imposto all'Europa", e quindi anche all'Italia.

Per il presidente russo Vladimir Putin, intanto, "la vittoria della Russia è inevitabile, si basa sull'unità del popolo russo, sull'eroismo dei combattenti delle operazioni speciali, sul funzionamento del complesso militare-industriale".

"L'Occidente ha esitato nel 2014, ma adesso il mondo non deve esitare, serve un approccio veloce nelle decisioni per aiutare l'Ucraina" e far fronte alla "Russia che sta esportando il terrore", ha detto Zelensky intervenendo al forum economico di Davos in videocollegamento. "La guerra - ha aggiunto - non ha un bell'aspetto, non è stata buona fin dall'inizio, e in inverno rallenta per regioni conosciute e comprensibili".

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