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Coronavirus, la Ue si prepara ad una nuova ondata

Lockdown in otto comuni in Catalogna. Chiusure anche in Venezuela e in Belgio salgono le infezioni

Maggiore copertura dei test, tracciabilità dei contatti, miglioramento della sorveglianza, maggiore accesso ai servizi medici: l''Ue si prepara ad una possibile nuova ondata di coronavirus e presenta una serie di misure, ha annunciato oggi la Commissione europea, tra cui l'ok all'interoperabilità delle app per il tracciamento oltre i confini nazionali. Si sottolinea inoltre che la necessità di affrontare i nuovi focolai in modo efficiente richiederà uno stretto coordinamento, con azioni a breve e lungo termine per rafforzare la risposta degli Stati.

"Più di 12 milioni di casi di Covid-19 sono stati registrati in tutto il mondo, con più di 550.000 morti, centinaia di milioni di posti di lavoro sono andati perduti e si registra il più grande calo di reddito pro capite dal 1870'', ha ricordato. E' la realtà raccontata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, nel corso di un Forum sullo sviluppo durevole organizzato dal Consiglio economico e sociale dell'Onu.

"Circa 265 milioni di persone potrebbero dover affrontare una grave insicurezza alimentare entro la fine dell'anno, il doppio del numero di persone a rischio prima della crisi", ha aggiunto. Per questo ''la gravità della crisi non deve essere sottovalutata", ha affermato il Segretario generale.

Secondo Guterres, mentre il mondo ha bisogno di fare progressi, la pandemia "ci allontana dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile". ''Disuguaglianza all'interno e tra i paesi; mancanza di investimenti e il disprezzo per l'ambiente naturale sono tra i motivi che hanno innescato gli effetti devastanti della crisi di Covid-19'', ha detto. Il mondo non potrà tornare alla "vecchia situazione cosiddetta normale", ha riconosciuto Guterres.

SPAGNA -  La città di Lleida e altri sette comuni della zona di Segrià, in Catalogna, sono da oggi in lockdown dopo che ieri il governo della Generalitat ha approvato una nuova risoluzione - tutelata da una modifica della legge catalana sulla sanità pubblica - alla luce del veto che era stato imposto lunedì da un tribunale della regione. Il tribunale di Lleida, infatti, aveva deciso di non ratificare la decisione presa domenica scorsa dal governo catalano di imporre il lockdown negli otto comuni definendola "sproporzionata". Tuttavia, riporta la Vanguardia, di fronte a un focolaio incontrollato di coronavirus, il governo ha approvato la nuova risoluzione in tempo record e l'ha già presentata al tribunale per i contenziosi amministrativi. La Catalogna ha registrato 938 casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, secondo quanto reso noto dal Dipartimento della Salute, citato dall'agenzia Efe. Il maggior numero di casi, pari a 250, si registra nella regione sanitaria di Barcellona. Secondo le autorità sanitarie i contagi accertati sono in aumento a causa di un incremento del numero dei test, specie sugli asintomatici.

GRAN BRETAGNA - Il governo britannico di Boris Johnson non intende estendere l'obbligo dell'uso della mascherina, in vigore da un mese sui trasporti pubblici e negli ospedali e annunciato in Inghilterra pure nei negozi a partire dal 24 luglio, a uffici e luoghi di lavoro. Lo ha precisato oggi alla Bbc il ministro della Sanità, Matt Hancock, smentendo l'ipotesi avanzata al riguardo da un giornale.

NORVEGIA - La pandemia da coronavirus continua a spaventare parte del mondo, ma in Norvegia una combinazione di fattori ha messo in difficoltà in questi mesi le aziende di pompe funebri, al punto che alcune di queste hanno chiesto aiuto allo Stato. A causa della mortalità in calo e dell'impossibilità di celebrare cerimonie funebri da documenti pubblici risulta che una mezza dozzina di aziende che operano nel settore hanno chiesto aiuti di Stato. La famiglia Lande, da tre generazioni leader nel campo, ha sottolineato l'unicità della situazione: "A quanto pare le misure imposte per contrastare il coronavirus sono state efficaci anche su altri virus", ha spiegato Erik Lande alla Afp, "al punto che alcune delle persone anziane che in circostanze normali sarebbero decedute sono invece ancora vive". Solitamente l'azienda gestisce in media 30 cerimonie funebri in un mese, ma dopo l'introduzione delle misure anti covid in Norvegia a marzo il numero è precipitato a meno di dieci, in nessun caso si è trattato di decesso per covid-19.

BELGIO - Il numero di nuove infezioni da coronavirus in Belgio nel periodo dal 5 all'11 luglio è aumentato dell'8% rispetto alla settimana precedente (dal 28/6 al 4/7). L'aumento è stato osservato nella maggior parte delle province, ma in particolare in quella di Anversa (166 nuovi casi nella settimana dal 5 a 11 luglio rispetto ai 143 della settimana precedente), nella provincia di Liegi (46 nuovi casi rispetto ai 22) e nella provincia del Limburgo (71 nuovi casi rispetto ai 41 della settimana precedente). A livello nazionale, il numero di nuove infezioni è aumentato nelle ultime 2 settimane, con una media di 96 nuovi casi al giorno. La maggior parte delle nuove infezioni si sta verificando nella forza lavoro (20-59 anni). I ricoveri e le morti in ospedale continuano a diminuire. Complessivamente in Belgio si contano 9.788 morti dall'inizio della pandemia.

BULGARIA - In Bulgaria continua a crescere il numero delle infezioni da coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 234 nuovi casi (dei quali 99 a Sofia) a seguito di 4.885 test diagnostici effettuati. Il bilancio complessivo dei contagi sale così a 7.645. Come riferiscono le autorità, si registrano sette nuovi decessi, il totale sale a 283 vittime. Negli ospedali sono ricoverati in tutto 551 pazienti, 27 dei quali sono in terapia intensiva.

RUSSIA - Sono 6.422 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Russia nelle ultime 24 ore, che fanno salire a 746.369 il totale dei contagi dall'inizio dell'epidemia. I morti, stando ai dati ufficiali, sono 156 nelle ultime 24 ore e 11.770 in totale. Lo riporta il centro operativo anticoronavirus.

ISRAELE - Non si arresta la crescita delle nuove infezioni da Covid 19 in Israele: secondo il ministero della sanità da lunedì scorso i casi sono stati 1.718 - un nuovo record per il periodo - che portano il totale, da inizio pandemia, a 42.813. Con 4 nuove morti la somma delle vittime arriva ora a 375. Gli ammalati sono 22.704 che sono così tornati a superare il numero dei guariti. I pazienti in gravi condizioni sono 183 con 57 di loro in ventilazione. Vista la situazione - con gli ospedali tornati in affanno - il ministro della sanità Yuli Edelstein, in un'intervista al quotidiano Yediot Ahronot, non ha escluso che "nella riunione di governo di domenica prossima" si possa decidere il ritorno al lockdown. "I passi intrapresi finora - ha spiegato - non sono sufficienti e dobbiamo decidere su nuove restrizioni".

IRAN - Salgono a 264.561 i casi di Covid-19 in Iran, con 2.388 contagi registrati nelle ultime 24 ore. Le nuove vittime sono 199, per un totale di 13.410 decessi confermati dall'inizio della pandemia. I ricoverati in terapia intensiva ammontano a 3.411, mentre i pazienti guariti crescono a 227.561. I test complessivi effettuati sono oltre due milioni (2.048.049). Lo ha riferito nel suo bollettino quotidiano la portavoce del ministero della Salute iraniano Sima Lari, aggiungendo che gli operatori sanitari infettati sono oltre cinquemila e 140 di loro sono deceduti.

MESSICO - Il Messico ha deciso di prorogare per altri 30 giorni, per la terza volta, le restrizioni al confine con gli Stati Uniti: lo ha reso noto il ministero degli Esteri, secondo quanto riporta la Cnn. "Dopo avere verificato l'aumento della diffusione di Covid-19, il Messico ha proposto agli Stati Uniti l'estensione delle restrizioni a tutto il traffico non essenziale al confine comune per altri 30 giorni", ha annunciato il ministero sul suo account Twitter. "Le misure saranno valide fino al 21 agosto 2020", ha aggiunto.

VENEZUELA - La vicepresidente venezuelana Delcy Rodríguez ha reso noto che a partire da oggi Caracas e lo Stato di Miranda torneranno al lockdown rigido della 'fase 1' delle misure adottate per il contrasto della pandemia da coronavirus. Rodríguez ha indicato che il presidente Nicolas Maduro ha ordinato questo inasprimento visto l'aumento dei casi di contagio nelle due zone, con il proposito di tutelare la salute della popolazione. In Venezuela questa settimana è stato introdotto uno schema definito '7x7', che consiste in una flessibilizzazione della quarantena a tre livelli. Il primo è quello del lockdown più radicale che riguarda un focolaio nello Stato di Zulia ed in specifici municipi (Vigía in Mérida e Cumaná in Sucre). Il secondo livello implica misure parziali di apertura per la cittadinanza in 13 Stati venezuelani con l'avvio di attività economiche in dieci settori. Infine il terzo livello è riservato a dieci Stati, in cui le attività economiche autorizzate salgono a 24. In tutto il territorio nazionale si mantiene la quarantena per la pubblica amministrazione, il settore educativo a tutti i livelli, le rivendite di bevande alcoliche, i caffé, i locali notturni ed i ristoranti, che potranno operare attraverso il delivery, mentre restano infine fortemente limitati gli eventi pubblici. Ieri sera Maduro ha annunciato che nelle 24 ore precedenti il bilancio delle vittime della pandemia ha raggiunto i 10.010 casi ed i 96 morti.

AFGHANISTAN - Il numero totale dei contagi da coronavirus in Afghanistan è salito di 254 nelle ultime 24 ore per raggiungere i 34.994. Lo rende noto il ministero della Sanità, sottolineando che si tratta di una riduzione rispetto ai circa 800 nuovi casi registrati ogni giorno nelle ultime settimane. Tuttavia la stessa fonte ammette che i dati sono sicuramente più elevati, perché molti pazienti non si recano negli ospedali per essere sottoposti ai test. I morti per il Covid-19 nelle ultime 24 ore sono 32, con il totale che sale a 1.094. Finora 22.456 pazienti sono guariti.

SUDAFRICA - Il ministro delle Risorse minerarie e dell'Energia del Sudafrica, Gwede Mantashe, è risultato positivo al test del coronavirus assieme a sua moglie. La coppia è in isolamento e il ministro continuerà a lavorare da casa, come affermato in una dichiarazione del governo sudafricano. Si tratta della terza serie di test cui è ricorso Mantashe dallo scoppio della pandemia di Covid-19. "Il ministro ha ordinato a tutti i membri del suo ufficio privato al governo di fare test", aggiunge la nota. Il Sudafrica conferma attualmente circa 287.000 casi di coronavirus e oltre 4.000 decessi, i numeri più alti del continente.
   

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