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La legge 'anticasseur' divide la Francia

L'approvazione sarà lunga, divisioni anche nella maggioranza

La Francia si spacca sulla proposta di legge anti-casseurs voluta dall'amministrazione di Emmanuel Macron dopo tre mesi di violenze a margine della mobilitazione dei gilet gialli mentre continuano gli atti di intimidazione sul terreno.

Dopo essere stato bersaglio di una rapina e di scritte offensive, il ristorante "L'Amphitryon" di Colomiers, vicino a Tolosa, è stato incendiato. Lo chef 'stellato' del locale, Yannick Delpech, aveva criticato alcuni giorni fa le violenze a Tolosa. Le fiamme hanno dapprima distrutto l'automobile dello chef, parcheggiata nel cortile accanto alle cucine, poi si sono propagate ai frigoriferi e al laboratorio di pasticceria.

Intanto, uno dei 'falchi' del movimento, Maxime Nicolle, si dice determinato a chiedere asilo ad un Paese straniero se, come teme, dovesse finire in carcere a causa della nuova legge anti-casseurs. Intervistato dall'ANSA, l'attivista star meglio noto come Fly Rider "non esclude" che questo Paese possa essere l'Italia, viste anche le aperture del governo giallo-verde nei confronti del movimento anti-Macron, anche se è presto per dirlo. Nicolle si è poi detto "d'accordo" con le parole del vicepremier e capo politico del M5S Luigi Di Maio sul Franco Cfa che ostacola la crescita africana ed annuncia un prossimo "sabato" di mobilitazione al confine franco-italiano.

Nicolle è tra i volti piu' controversi e radicali del movimento,regolarmente al centro di polemiche per la sua propensione a diffondere fake news e teorie del complotto. Come l'11 dicembre, quando su Facebook lasciò intendere che l'attentato a Strasburgo era stato orchestrato ad arte per oscurare la mobilitazione in giallo. Ieri sera, durante uno dei suoi 'live' sulla sua pagina Facebook, è tornato a far parlare di se, ponendo una sorta di 'ultimatum' al governo. "Se entro le prossime due settimane non ci saranno progressi concreti, finanziari, per il popolo" - ha avvertito - allora "lascerò questo Paese, farò una richiesta d'asilo costituzionale e mi batterò dall'esterno, posso garantirvi che ci passerò la vita (...) fino a schiattare". "All'estero - ha dichiarato - non potrete sbattermi in prigione".

Intanto, a Parigi, continua il dibattito sulla legge anti-casseurs. Rispetto dell'ordine pubblico o provvedimento liberticida? La bozza promossa dal governo divide non solo il Parlamento ma anche la maggioranza di La Republique en Marche. Particolarmente controversi gli articoli che limitano - con provvedimento amministrativo simile al 'Daspo' per gli stadi - la possibilità per determinate persone di partecipare alle manifestazioni e quella di obbligo di perquisizione per accedere a determinate zone della città. L'esame è cominciato ieri, con la dichiarazione dell'esecutivo di voler instaurare il principio della "tolleranza zero contro le violenze", mentre la sinistra ha ribattuto denunciando la "deriva autoritaria" e la destra giudica insufficienti le misure previste. Christophe Castaner, ministro dell'Interno, ha negato che si tratti di una legge "anti-gilet gialli", affermando che si vuole piuttosto "fermare i violenti". Mentre è finalmente disponibile online 'Le Vrai Débat', il portale web che si propone di raccogliere le rivendicazioni delle casacche gialle nonché votare online progetti e proposte.

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