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Guerra di spie, Macron-Merkel studiano una reazione adeguata

La polizia britannica ha aperto un fascicolo per omicidio sulla morte a Londra di Nikolai Glushkov. Il premier Gentiloni chiama la May, 'condanna e solidarietà'.

Il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel, in una conferenza congiunta a Parigi, hanno ribadito la totale solidarietà alla Gran Bretagna per il caso Skipral. "Condanniamo l'ingerenza russa", ha detto Macron: "Tutto porta a credere che sia stata la Russia a condurre questo tentativo di assassinio" sul suolo britannico. "Sono in molti a pensare che la Russia sia responsabile ed è bene che il governo britannico abbia posto questo problema sul scala internazionale". "E' una situazione estremamente difficile", studieremo "insieme la reazione più appropriata". 

Gli investigatori russi hanno aperto un'inchiesta per tentato omicidio della cittadina russa Yulia Skripal, la figlia dell'ex spia Serghiei, entrambi avvelenati a Salisbury con un potente agente nervino di cui il governo britannico accusa il Cremlino. Lo annuncia la portavoce del Comitato investigativo russo, Svetlana Petrenko. Un'altra inchiesta è stata aperta dalle autorità di Mosca sul decesso dell'ex imprenditore russo Nikolai Glushkov, trovato senza vita alcuni giorni fa nella sua abitazione di Londra. Glushkov era amico dell'oligarca anti-Putin Boris Berezovsky.

La polizia britannica ha aperto un fascicolo per omicidio sulla morte a Londra di Nikolai Glushkov, ex socio dell'oligarca anti-Putin Boris Berezovski. Il decesso sarebbe avvenuto per soffocamento, a causa di una qualche forma di "pressione sul collo".

Si è tenuto in tarda mattinata un colloquio telefonico tra il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e la premier britannica Theresa May. E' quanto si apprende da fonti del governo. Nel corso della conversazione - proseguono le stesse fonti - Gentiloni ha confermato la condanna del gravissimo atto di Salisbury, la piena solidarietà italiana alle autorità britanniche nella fiducia che sapranno individuare e punire i colpevoli di un atto nel quale si è fatto addirittura uso di armi chimiche.  Gentiloni, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, parlando con la premier Theresa May, ha confermato la piena legittimità della richiesta britannica ad avere risposte chiare ed esaurienti dalla Russia circa il suo ruolo in questo gravissimo episodio. I due leader hanno convenuto, infine, sulla importanza che su questa vicenda si manifesti solidarietà sia in sede Nato sia in sede europea, anche in vista del Consiglio Europeo di giovedì prossimo.

In mattinata Boris Johnson aveva rilanciato le accuse alla Russia per l'attacco nervino contro l'ex spia Serghei Skripal tirando in ballo direttamente Vladimir Putin e indicando come "enormemente probabile una decisione" del presidente russo al riguardo. Lo riportano i media britannici, citando il ministro degli Esteri britannico dal New York Times. Johnson, nei panni di 'falco' su questa vicenda, ha precisato tuttavia oggi a margine di un incontro a Londra col collega polacco, di avercela "con il Cremlino di Putin" e "non con il popolo russo". 

Gran Bretagna, Usa, Francia e Germania hanno sottoscritto una dichiarazione a quattro che punta il dito contro Mosca per l'attacco chimico di Salisbury contro l'ex spia russa. Lo riporta Downing Street, notando che i leader alleati, aggiornati da Londra, condividono il punto di vista secondo cui "la mancata risposta della Russia alle legittime richieste del Regno ne sottolinea la responsabilità". I 4 condannano poi quello che definiscono "il primo attacco con agente nervino in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale".

Intanto si apprende che l'agente nervino che ha ridotto in fin di vita l'ex spia russa Serghei Skripal e sua figlia sarebbe stato messo proprio nella valigia della ragazza, prima ancora che partisse da Mosca. E' la conclusione alla quale sarebbero giunti gli investigatori, secondo il Telegraph, che cita fonti di intelligence di alto livello. Si indaga ora sulla possibilità che sia stato impregnato con la sostanza velenosa un abito nella valigia o addirittura un regalo che è stato poi aperto nella casa a Salisbury, il che indica che la donna era stata presa di mira per arrivare al padre.

L'agente che ha ridotto in fin di vita l'ex spia russa Serghei Skripal e sua figlia sarebbe stato messo proprio nella valigia della ragazza, prima ancora che partisse da Mosca. E' la conclusione alla quale sarebbero giunti gli investigatori, secondo il Telegraph, che cita fonti di intelligence di alto livello. Si indaga ora sulla possibilità che sia stato impregnato con la sostanza velenosa un abito nella valigia o addirittura un regalo che è stato poi aperto nella casa a Salisbury, il che indica che la donna era stata presa di mira per arrivare al padre.

Il Cremlino ha assicurato che le misure di ritorsione di Mosca in risposta alle azioni di Londra sul caso Skripal possono arrivare "in qualsiasi momento". "Non tarderanno ad arrivare", ha assicurato il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov, sottolineando che "tutti i dettagli, naturalmente, saranno ben studiati e soddisferanno pienamente gli interessi del nostro Paese".

Mosca, Londra ci accusa perché è in difficoltà su Brexit - Le mosse di Londra contro la Russia possono essere spiegate dalla "complicata situazione" in cui si trova il governo britannico, che "non è in grado" di mantenere le promesse sulla Brexit. Così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dalla Tass. "Mi pare ovvio" che le scelte di Londra "riflettono la disperazione del governo britannico poiché non è in grado di rispettare le promesse fatte sull'uscita dall'Unione Europea".  

"Siamo pronti a riprendere la partnership con l'Unione europea quando i nostri vicini europei perderanno interesse a seguire le tendenze russofobe americane, incluse sanzioni e provocazione. E certamente quando perderanno interesse a sostenere le scandalose azioni che adesso sta adottando il governo britannico" sul caso Skripal: lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov durante una conferenza dal titolo 'Russia - paese delle opportunità'. Secondo Lavrov, le misure adottate dalla Gran Bretagna "vanno ben oltre i limiti delle norme elementari della decenza".

Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov espellerà presto diplomatici britannici in risposta all'espulsione di 23 diplomatici russi da parte del Regno Unito. "La risposta arriverà molto presto, ve lo assicuro", ha detto Lavrov, citato dalla Tass. Il ministro degli Esteri russo ha poi precisato che Mosca annuncerà le proprie misure di risposta all'espulsione dei diplomatici russi da parte di Londra per il caso Skripal dopo averne informato il governo britannico.

La "decisione finale" sulle misure di risposta a Londra nell'ambito del caso Skripal "sarà ovviamente presa dal presidente della Federazione Russa" Vladimir Putin, ha poi precisato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Non c'è dubbio - ha proseguito Peskov - che" Putin "sceglierà l'opzione che meglio di tutte corrisponde agli interessi della Federazione Russa"

Tra Londra e Mosca continuano così a rullare i tamburi di guerra sulla vicenda del tentato avvelenamento con un micidiale agente nervino, domenica 4 marzo a Salisbury, dell'ex spia russa Serghei Skripal e di sua figlia Yulia. Una vicenda che si colora di nuovi misteri, fra accuse incrociate, sospetti sempre più tenebrosi, minacce ormai incombenti di sanzioni e contro-sanzioni, ombre di rappresaglie diplomatiche e forse non solo. Mentre l'Occidente si ricompatta al fianco del Regno a colpi di dichiarazioni.

Mosca all'Onu, da May accuse inaccettabili - "E' totalmente inaccettabile lanciare accuse ingiustificate come quelle contenute nella lettera di Theresa May al segretario generale". Lo ha detto l'ambasciatore di Mosca all'Onu, Vassily Nebenzia, nella riunione del Consiglio di sicurezza sull'ex spia russa avvelenata. "Ci è stato dato l'ultimatum di ammettere che abbiamo commesso un crimine. Noi non parliamo il linguaggio dell'ultimatum, e non lasciamo che ci si parli con questo linguaggio", ha aggiunto, chiedendo "prove materiali" di quanto afferma Londra.

Tusk, attacco da Mosca, tema a vertice Ue - "L'attacco brutale" con l'agente nervino "ispirato, molto probabilmente da Mosca" sarà "in agenda del vertice Ue della prossima settimana". Lo annuncia su Twitter il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, che ha espresso la sua "piena solidarietà" alla premier britannica Theresa May per l'accaduto.

Commissione Ue scioccata, pronta aiutare Gb  - "L'uso" sul suolo europeo "di un agente nervino militare è scioccante" in quanto "minaccia i civili e mette in pericolo il pubblico". Così un portavoce della Commissione Ue sul tentativo di avvelenamento di una spia russa in Gran Bretagna. "Stiamo seguendo la situazione da vicino" e "siamo al fianco della Gran Bretagna per ottenere giustizia, e siamo pronti ad offrire il nostro sostegno se richiesto", ha aggiunto il portavoce.

Casa Bianca, giusta l'espulsione dei diplomatici  - Sul caso dell'ex spia russa avvelenata, gli Usa sono "solidali" con Londra, ne "condividono" il giudizio sulla responsabilità di Mosca e ne "sostengono la decisione di espellere i diplomatici russi come giusta risposta". Lo riferisce la Casa Bianca, secondo cui questa ultima azione "rientra in un quadro di comportamento in cui la Russia disprezza l'ordine internazionale, mina la sovranità e la sicurezza di altri Paesi e tenta di sovvertire e screditare le istituzioni e il processo democratico occidentale".

Macron, unica spiegazione un attacco di Mosca - Nuovo colloquio telefonico questa mattina tra Theresa May e Emmanuel Macron, per fare il punto sul caso Skripal. La premier britannica, si legge in una nota diffusa dall'Eliseo, ha informato il presidente francese "dei progressi dell'inchiesta e dettagliato le misure annunciate ieri", con l'espulsione di 23 diplomatici russi, mentre Macron ha condiviso l'osservazione del Regno Unito secondo cui le responsabilità della Russia nell'attacco sono l'unica "spiegazione plausibile".

Nato, minaccia a sicurezza internazionale - "La Nato considera" l'avvelenamento con un agente nervino di un'ex spia russa in Gran Bretagna "una minaccia alla sicurezza internazionale e alla pace", in quanto costituisce una "violazione delle norme e accordi internazionali" che è "inaccettabile e non ha posto nel mondo civilizzato". Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

May ribadisce, riteniamo Russia colpevole - "Noi riteniamo la Russia colpevole di questo spregevole atto": lo ha ribadito oggi la premier britannica Theresa May a proposito del caso Skripal parlando per le strade di Salisbury, la città in cui 11 giorni fa è avvenuto l'attacco chimico contro l'ex spia russa e sua figlia. May, a margine di una visita nella cittadina, ha poi assicurato che le indagini proseguono per far sì che "gli esecutori siano chiamati a rispondere", mentre ha rinnovato gli elogi ai servizi di soccorso e alla fortezza della gente di Salisbury.

Russiagate: da Usa nuove sanzioni a russi - Gli Stati Uniti impongono nuove sanzioni a soggetti russi, in particolare nei confronti di due agenzie di intelligence russe insieme con la cosiddetta 'fabbrica di troll' di base a San Pietroburgo oltre che a cittadini e business che rientrano nella lista delle incriminazioni spiccate dal procuratore speciale Robert Mueller il mese scorso nell'ambito dell'inchiesta sul Russiagate. 

Il segretario del tesoro Usa Steve Mnuchin ha annunciato che il suo dipartimento intende imporre ulteriori sanzioni contro dirigenti e oligarchi russi ritenuti "responsabili per le loro attività destabilizzanti, tagliando il loro accesso al sistema finanziario Usa".

 

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