Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mondo
  1. ANSA.it
  2. Mondo
  3. Netanyahu sventola frammento drone a Zarif. Lo conosci?

Netanyahu sventola frammento drone a Zarif. Lo conosci?

Ministro Teheran:'Fumettista da circo'.Trump attacca su nucleare

Se non ci fosse il rischio di una tragedia, sarebbe una commedia. "Signor Zarif, lo riconosce? E' vostro", ironizza il premier israeliano Benyamin Netanyahu sul palco della Conferenza di Monaco sulla sicurezza, rivolto al ministro degli Esteri iraniano, agitando il frammento di un drone iraniano abbattuto qualche giorno fa dai caccia con la stella di Davide dopo che era penetrato nello spazio aereo israeliano. E' un "fumettista da circo" replica Zarif quando ormai Bibi ha lasciato la sala.
    Ma la trovata a effetto del leader israeliano non è una farsa o una trovata solo a beneficio dei media. Gli avvertimenti che l'accompagnano, lanciati da una tribuna come quella della Conferenza sulla sicurezza, fanno capire che nel caso di escalation non ci saranno passi indietro, con conseguenze di ulteriore destabilizzazione dell'area. "Israele non consentirà al regime iraniano di stringere un cappio al nostro collo. Agiremo non solo contro i suoi agenti ma anche contro lo stesso Iran, se necessario" tuona Netanyahu, e scandisce: "Assad deve comprendere che invitando l'Iran a casa sua, di fatto ci sta sfidando", precisando che "non bisogna mettere alla prova la determinazione di Israele".
    Il messaggio è anche per i gruppi armati palestinesi a Gaza e per gli Hezbollah sostenuti da Teheran in Libano. Ma Beirut sa di avere le spalle coperte e mette subito in chiaro che non starà a guardare. Anche se "siamo per la pace", replica sempre a Monaco il ministro della Difesa libanese Yacoub Sarraf, "non sopporteremo alcuna minaccia e non accetteremo alcuna aggressione". Anche sul nucleare Netanyahu non risparmia colpi, denunciando l'accordo del 2015 come pericoloso e inefficace perché di fatto non impedirebbe lo sviluppo di un intero arsenale. A dargli manforte Donald Trump, suo principale sponsor, che attacca con un tweet. "Non riesco a superare il fatto che Obama è stato in grado di dare 1,7 miliardi di dollari in contanti all'Iran e nessuno, né il Congresso, né l'Fbi o la Giustizia abbia aperto un'indagine!" cinguetta il presidente americano. A difesa dell'accordo - del quale è stato uno dei padri - scende invece in campo l'ex segretario di Stato Usa John Kerry, secondo il quale le ispezioni funzionano e l'uranio arricchito è inutilizzabile. Ma il dossier resta aperto e ad alto rischio.
    Zarif bolla il frammento di drone brandito da Netanyahu e le minacce come "cartoni animati per giustificare errori strategici o forse per evitare la crisi interna" che "non meritano la dignità di una risposta", alludendo ai problemi legali del premier israeliano. Ma ci tiene a sottolineare che l'instabilità regionale ha una nome e un cognome. "Gli Stati Uniti e i loro clienti locali nella nostra regione ora soffrono le conseguenze naturali delle loro scelte sbagliate". Il riferimento non è solo a Israele, ma anche all'Arabia Saudita, il cui ministro degli Esteri Adel al-Jubeir ha attaccato tra l'altro il sostegno di Teheran ai ribelli sciiti Houthi in Yemen, definendo il Paese degli ayatollah, un "esportatore di missili balistici". Un attacco concentrico che rischia di indebolire tutta l'ala moderata iraniana e far passare il messaggio che non solo l'accordo sul nucleare, ma anche qualsiasi altra forma di dialogo con l'Occidente, diventa carta straccia a causa dell'inaffidabilità di quest'ultimo. Che, peraltro, non ha nulla da guadagnare da un rafforzamento dell'ala oltranzista.(ANSA).
   

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie