"E' uno dei momenti più importanti nelle recente storia del Regno Unito". Così la premier britannica Theresa May ha definito l'annuncio formale che farà domani sull'avvio della Brexit e delle trattative con Bruxelles. Il fine, ha aggiunto il primo ministro, è quello di creare una "relazione profonda e speciale" con l'Europa.
"Per la Gran Bretagna sarà molto costoso lasciare l'Unione europea". Così il capogruppo del Ppe al Parlamento europeo Manfred Weber. Durante il periodo dei negoziati e quello transitorio, Londra "dovrà rispettare tutti gli obblighi in corso e la legislazione in corso - sostiene il tedesco - se no sarebbe un comportamento irrispettoso che creerebbe problemi ai negoziati".
Weber non è voluto entrare nel merito della cifre che Londra potrebbe dover pagare per il divorzio. Il popolare ha quindi chiesto un "comportamento corretto durante i negoziati: tutti i messaggi sulla volontà di creare un paradiso fiscale non stanno creando un'atmosfera di fiducia". "E' finita la possibilità di scegliere ciò che piace di più. Abbiamo fatto tutto il possibile per aiutarli a restare, ora sarà un dibattito duro", ha aggiunto Weber dicendo che "davanti abbiamo una sorta di 'mission impossible'". "Negli ultimi nove mesi - ha concluso - abbiamo avuto da Londra solo messaggi su cosa non vogliono, domani speriamo di avere messaggi su cosa vogliono per il futuro della relazioni. Il tempo è dalla nostra parte ed è un vantaggio strategico per l'Unione europea". Secondo Weber il negoziato dovrebbe svolgersi in due fasi: la prima per definire il divorzio, la seconda per le relazioni future, "in modo da non creare complicazioni".
Rivolto all'Unione europea, dopo essersi detto "fiero" che il Regno Unito ne ha fatto parte per 44 anni ed aver sottolineato che la Ue ha "trasformato il volto" dell' Europa ed il mercato unico "ha cambiato in meglio le vite di 500 milioni di europei", il sindaco di Londra Sadiq Khan ha lanciato un monito contro le tentazioni europee di un negoziato punitivo. "Non c'è bisogno di instillare paure di punizioni per il Regno Unito, perché una istituzione orgogliosa, ottimista e fiduciosa non si assicura il futuro tramite la paura, semmai il contrario". Sostenendo che Londra "resterà sempre una partner chiave per Bruxelles e per ogni altra nazione europeo" nel suo ruolo di "capitale commerciale e finanziaria senza rivali", ha aggiunto che in caso di una "cattiva Brexit" senza accordo "le istituzioni finanziarie non si sposteranno in massa a Parigi, Francoforte, Madrid o Dublino ma, a quanto mi dicono molti visitatori nei miei incontri, si sposterebbero piuttosto tutti a New York, Singapore e Hong Kong".