"Non abbiamo informazioni a sostegno" di quanto espresso nel tweet del presidente Donald Trump, che ha accusato il suo predecessore Barack Obama di averlo intercettato presso la Trump Tower. Lo ha detto il direttore dell'Fbi, James Comey, durante l'audizione davanti alla commissione intelligence della Camera, durante la quale ha anche reso noto che il 'bureau' sta indagando su possibili collusioni con la Russia del fronte di Donald Trump, nel corso delle elezioni 2016.
E' la prima volta che l'Fbi conferma ufficialmente e pubblicamente l'esistenza di un'inchiesta su tentativi di interferenza da parte di Mosca sulle elezioni presidenziali in Usa, compreso potenziali contatti tra collaboratori di Trump ed esponenti del governo russo, con l'obiettivo di verificare se alcun crimine sia stato commesso. Comey ha affermato di essere stato autorizzato dal dipartimento di Giustizia a rendere pubblica la circostanza, mentre solitamente l'Fbi non si esprime sulle inchieste in corso.
Il direttore del Bureau investigativo ha tuttavia sottolineato non verranno resi noti altri dettagli in quanto di natura riservata, "frustrante, ma necessario" ha detto. Il presidente della commissione, il repubblicano David Nunes, ha ribadito che dalle verifiche condotte non vi sono state intercettazioni 'fisiche' presso la Trump Tower. E' tuttavia possibile - ha aggiunto Nunes - che "altre attività di sorveglianza" siano state condotte contro Trump e suoi collaboratori. Il democratico Adam Schiff che co-presiede la commissione, ha auspicato che Comey sia in grado di "chiudere definitivamente" le discussioni attorno alle accuse di intercettazioni.