"Le piccole e medie industrie italiane vengano in Argentina": a sottolinearlo è il presidente Mauricio Macri, che ricorda il rilancio nei rapporti istituzionali ed economici con l'Italia durante l'ultimo anno. Con la visita a febbraio a Buenos Aires del premier Matteo Renzi "abbiamo messo linfa e sangue" nel dialogo bilaterale già esistente, ha sottolineato in un'intervista all'ANSA alla 'Casa Rosada' il presidente, che sarà domani a Roma dove durante il fine settimana ha in programma un incontro con il Papa in Vaticano, oltre ad essere presente alla cerimonia per la canonizzazione del sacerdote Jose' Gabriel Brochero.
Argentina e Italia sono "complementari su fronti quali l'agroindustria, l'ingegneria e lo sviluppo delle pmi: condividiamo questo approccio per nuove joint ventures, soprattutto nel tema agroindustriale, in modo da valorizzare le materie prime" del paese. Il governo punta quindi a che "le pmi italiane vengano da noi" e trasmettano i propri "insegnamenti", afferma Macri ricordando quanto sia importante "poter aggiungere valore" ai prodotti nazionali, tenendo conto "la qualità delle nostre risorse naturali. Dal design all'identità", ricorda il presidente, l'Italia ha saputo arricchire il proprio profilo produttivo. "Con gli italiani abbiamo grande affinità, ed è un fatto logico: lo stesso vogliono fare molti paesi dell'Asia, ma la loro cultura è diversa, non è così facile comunicare o entrare in contatto. Con l'Italia, conclude Macri, c'è un 'ponte' assolutamente naturale".