"Le sanzioni non si rinnovano in modo automatico ma il punto chiave è che o c'è un dibattito politico dentro il Consiglio su quello che sta avvenendo o le sanzioni e le contro sanzioni diventano ordinaria amministrazione. Noi anche nella prossima riunione degli ambasciatori a Bruxelles chiederemo che di sanzioni si discuta in sede di Consiglio e si possa sentire quale è stato dell'arte sull'attuazione di Minsk". Lo afferma il premier Matteo Renzi al termine del bilaterale con Vladimir Putin.
"L'Europa, nonostante i problemi attuali, rimane il primo partner economico per la Russia, è il nostro vicino, e noi abbiamo a cuore ciò che accade ai nostri vicini. Siamo pronti a recuperare i rapporti con l'Ue ma questa non può essere una strada a senso unico". Così Vladimir Putin durante la sessione primaria del forum di San Pietroburgo.
Ma l'Unione europea non molla sulle sanzioni in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli e il Consiglio Ue ha deciso di prorogarle fino al 23 giugno 2017. L'Ue, si ricorda in una nota dello stesso Consiglio, "continua a condannare l'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Federazione russa e rimane impegnata ad attuare pienamente la propria politica di non riconoscimento".