Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mondo
  1. ANSA.it
  2. Mondo
  3. Ragazzo nero sbiancato da detersivo, polemiche su spot in Cina

Ragazzo nero sbiancato da detersivo, polemiche su spot in Cina

Media, 'serve maggiore sensibilità razziale'

Il momento del mea culpa e della riflessione obbliga a una maggiore "sensibilità razziale": le polemiche e l'indignazione seguite alla pubblicità virale del detersivo Qiaobi, in Cina e nel mondo, ha lasciato il segno.

 

Il ragazzo nero trasformato in un coetaneo cinese di bella presenza grazie al lavaggio in lavatrice con il detergente miracoloso, ha spinto oggi i quotidiani tra editoriali, commenti e semplici articoli, spesso in prima pagina, ad auspicare in via esplicita il rafforzamento delle leggi anti-discriminazione e a una più stringente educazione sulla sensibilità razziale.

Su Weibo, il Twitter cinese, i commenti di critica dello spot si sono moltiplicati in pochissimo tempo e a nulla sono valse le scuse di Leishang Cosmetics, società produttrice del detersivo con sede a Shanghai, diffuse in una nota sul microblogging, mentre l'hastag #controversia causata da un detersivo per lavatrice# ha raccolto tre milioni di commenti in poco tempo. Il vice presidente della compagnia Li Jun, che ha in carico proprio il brand Qiaobi, ha spiegato che l'idea della pubblicità era l'uso di un "aspetto comico aggiungendo un'esagerazione artistica. Non c'era alcun intento discriminatorio. Ci facciamo carico di ogni responsabilità chiedendo scusa a quanti si sono sentiti offesi". Secondo la legge che disciplina la pubblicità, aggiornata lo scorso anno, qualsiasi messaggio che suggerisca discriminazione di nazionalità, razziale, religiosa e di genere è proibita. Le violazioni comportano anche pesanti conseguenze.

 

      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video ANSA



      Modifica consenso Cookie