Entra nel vivo la campagna elettorale ad un mese dal referendum sulla Brexit. I due fronti parlano alla pancia dei britannici: il rischio del carovita contro quello di una 'invasione di migranti criminali'.
A lanciare l'allarme carovita nel caso di no all'Ue, il premier David Cameron dalle pagine del Sun on Sunday in quello che viene visto come un appello ai lavoratori e alle famiglie britannici. Per Cameron c'è il rischio che il costo della spesa settimanale aumenti del 3% in caso di 'divorzio' da Bruxelles, equivalente a una media di oltre 120 sterline l'anno solo per alimenti e bevande. Mentre i prezzi del vestiario potrebbero subire un incremento del 5% e la crescita degli stipendi un brusco rallentamento.
All'intervento del premier fanno eco, nell'offensiva della campagna Remain, alcuni ex boss di grandi catene di supermercati, come Sainsbury's, Marks & Spencer e B&Q, secondo cui l'uscita dall'Ue avrebbe un impatto ''catastrofico'' sull'economia nazionale.