Paura nelle città italiane e massima allerta soprattutto a Roma, più volte in passato minacciata dai fondamentalisti. Più controlli nelle metropolitane, stazioni ferroviarie e negli aeroporti. Allerta e attenzione in tutte le città d'arte che attendono turisti per il periodo pasquale. E' questo il clima che si respira in Italia dopo i fatti di Bruxelles.
Paura e falsi allarmi continuano dunque a moltiplicarsi e i presidi di sicurezza, con forze dell'ordine e i militari, sono stati rafforzati un po' ovunque.
Massima allerta a Roma dopo gli attentati di Bruxelles anche in concomitanza con le festività pasquali. Le misure di sicurezza sono state intensificate nelle stazioni ferroviarie, della metropolitana, in aeroporti e nei luoghi simbolo della città.
Massima attenzione ai luoghi di attrazione e aggregazione nella settimana di Pasqua, a partire dalle celebrazioni con il Papa.
Misure di vigilanza e controllo particolari sono attese alla Via Crucis con il pontefice, al Colosseo. Si alza dunque l'attenzione che comunque già era a livelli alti con il Giubileo.
Allerta massima anche a Milano dove il Prefetto Alessandro Marangoni ha incontrato i vertici di Atm, Enav ed Enac perché "non solo alla metropolitana ma ai treni e a ogni trasporto massivo di persone bisogna dedicare la massima attenzione", ha spiegato alla fine della riunione.
Più controlli anche all'aeroporto di Firenze, nelle stazioni ferroviarie, nei luoghi di aggregazione e intorno ai monumenti.
È quanto disposto dopo una riunione tenuta questa mattina tra il prefetto Alessio Giuffrida e i vertici delle forze dell'ordine.
Ma nessuna variazione è prevista per le celebrazioni pasquali e ci sarà regolarmente anche lo Scoppio del Carro, antica tradizione cittadina al Duomo.
Non ci sono rischi specifici per il territorio bolognese, ma tuttavia è stata rafforzata la vigilanza su tutti gli obiettivi sensibili, con particolare riferimento ai nodi stradali e alle aree della stazione ferroviaria e dell'aeroporto.
A Torino il livello di sicurezza è già al massimo dallo scorso novembre, con gli attentati di Parigi.
In alcune città si registrano anche disposizioni nuove, come a Catania, dove solo chi è munito di biglietto aereo può entrare nell'aeroporto Fontanarossa. Sempre in Sicilia, nelle aree dell' Aeroporto Falcone-Borsellino a Palermo, è stato invece potenziato il pattugliamento con unità cinofile e rafforzato il controllo delle aree esterne. In Calabria, l'aeroporto internazionale di Lamezia Terme ha chiesto l'utilizzo dell'Esercito.
Infine Venezia: da una parte c'è la preoccupazione degli albergatori di disdette soprattutto dopo il 'warning' lanciato dal Dipartimento di Stato americano. E sempre dalla città lagunare arriva la proposta di un consigliere regionale, Alberto Villanvova, di vietare l'utilizzo in pubblico di caschi protettivi o di qualsiasi altro mezzo atto a rendere impossibile o difficoltoso il riconoscimento della persona, inclusi abiti o indumenti, quali il burqa e il niqab