A Madaya si continua a morire di fame, anche dopo l'arrivo dei primi convogli umanitari. Un ragazzo di 16 anni, Ali, è deceduto oggi sotto gli occhi degli stessi soccorritori che ieri erano potuti entrare per la seconda volta in una settimana nella città siriana assediata portando cibo e medicinali. La morte dell'adolescente, resa nota dall'Unicef, porta a 32 il numero delle persone rimaste vittime degli stenti nell'ultimo mese a Madaya, secondo fonti dei soccorritori citate dal Programma alimentare mondiale (Pam). Ma oltre alle circa 40.000 persone che compongono la popolazione di questa cittadina di montagna vicina al confine con il Libano, a soffrire sono anche i 20.000 civili, in maggioranza sciiti, assediati nei centri Fuaa e Kafraya, nella provincia nord-occidentale di Idlib, da forze ribelli sunnite.