Mosca "si rammarica" per il ritorno dell'Occidente a dichiarazioni "che risalgono ai tempi della guerra fredda" e a una "retorica che e' certamente inaccettabile per la Russia". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, denunciando nell'ultimo anno "dichiarazioni assolutamente non costruttive e di natura polemica". Il portavoce del presidente Vladimir Putin ha poi sottolineato che Mosca respinge "la retorica delle sanzioni, la retorica delle minacce, e via discorrendo".