Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mondo
  1. ANSA.it
  2. Mondo
  3. A Parigi è massima allerta per la marcia. Hayat è in Siria

A Parigi è massima allerta per la marcia. Hayat è in Siria

In Francia già attivate nuove cellule terroristiche

A Parigi lo shock continua: dopo la strage degli ultimi giorni, in Francia i terroristi avrebbero già attivato le cosiddette 'cellule dormienti' nelle ultime 24 ore. E' quanto riferiscono fonti della polizia alla Cnn. Alle forze dell'ordine e' stato chiesto di cancellare il loro profilo sui social media e di portare sempre con se' le proprie armi, ha aggiunto la fonte. 

Migliaia di uomini in campo e un hashtag lanciato dagli utenti che temono nuovi attacchi. C'è ancora un clima di paura nel day after di Parigi, in attesa della manifestazione nella capitale francese, a cui parteciperanno, tra gli altri, Matteo Renzi, il premier israeliano Benyamin Netanyahu e altri leader europei. In un primo momento la partecipazione di Netanyahu era stata esclusa per motivi di sicurezza. Sono stati mobilitati duemila poliziotti e 1350 militari, a Parigi e nella regione limitrofa. Il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, ricordando che saranno presenti "numerose personalità straniere", ha chiarito che saranno prese "misure del tutto eccezionali per garantire la sicurezza della manifestazione".

L'hashtag "#AnnulezLaMarcheDu11Janvier" impazza sul twitter francese, e arriva al primo posto tra i più twittati: gli utenti chiedono l'annullamento della marcia nel timore che domani possano verificarsi nuovi attentati in occasione della marcia di unità "repubblicana" alla quale parteciperanno tutti i leader europei.

Sul fronte delle indagini, emergono nuovi sviluppi su Hayat Boumeddienne, la fidanzata del killer Amedy Coulibaly. La donna non si troverebbe in Francia ma in Siria, dov'è arrivata nei primi giorni di gennaio dalla Turchia.

'Amedy Coulibaly ci ha detto che non aveva paura di morire e sapeva che sarebbe morto', ha raccontato una testimone dell'assalto al negozio kosher di ieri a Parigi. 'Appena entrato ha sparato, siamo stati per ore accanto a due cadaveri'. Prima del blitz delle teste di cuoio il terrorista ha detto di 'agire per difendere i musulmani oppressi nel mondo e in particolare la Palestina'. La tensione a Parigi resta altissima, così come l'allerta, mentre prosegue la caccia ad Ayat, la compagna di Coulibaly. Due i falsi allarmi in mattinata, a Disneyland e per lo scoppio di petardi vicino al luogo di culto ebraico di Jaurès. Per la prima volta dal dopoguerra, la Grande Sinagoga di di rue de la Victoire è rimasta chiusa per lo Shabbat. Sul fonte politico fa irruzione la provocatoria dichiarazione dell'ex leader di Fn: 'Io non sono Charlie', ha dichiarato Jean-Marie Le Pen, che prende le distanze dalla solidarietà nazionale sulla strage nella redazione. nella capitale francese è atteso un milione di persone per la marcia repubblicana, parteciperanno i leader di tutta Europa.

Intanto il governo ha deciso di confermare ancora per il fine settimana il massimo livello di allerta antiterrorismo del piano Vigipirate in tutta la regione di Parigi, l'Ile-de-France. La riunione si è tenuta all'Eliseo con il presidente francese Francois Hollande. il Premier Manuel Valls, i ministri della Difesa Jean-Yves Le Drian, dell'Interno Bernard Cazeneuve, della Giustizia Christiane Taubira e della Cultura Fleur Pellerin, oltre a rappresentanti dei servizi di sicurezza. Ulteriori cinquecento soldati sono stati dispiegati per garantire la sicurezza nell'area di Parigi.

I tre giorni più lunghi per la Francia, cominciati con la strage in redazione a Charlie Hebdo e finiti con un doppio, simultaneo assalto dei reparti speciali francesi, si sono conclusi con molto sangue. Sono stati uccisi i tre terroristi, che hanno inneggiato ad al Qaida e all'Isis, morto un loro probabile fiancheggiatore. Morte anche quattro persone, ostaggio in un supermercato di prodotti kosher. In un messaggio dal Cairo, Al Qaida in Yemen (Aqap) ha rivendicato l'azione, organizzata per vendicare il profeta Maometto, mentre su Youtube uno dei responsabili di Aqap, Harith gin Ghazi, ha chiesto alla Francia di smettere di attaccare l'Islam o ci saranno nuovi attentati.

L'ADESIVO 'JE SUIS CHARLIE STRAPPATO - Sulla porta d'ingresso del palazzo dove viveva Amedy Coulibaly a Fontenay aux Roses alla periferia sud di Parigi c'è un adesivo con la scritta " Je suis Charlie" strappato. Altri adesivi, simbolo della solidarietà con le vittime della strage alla redazione di Charlie Hebdo di mercoledì, campeggiano invece intatti sulla parete dello stabile.

JEAN-MARIE LE PEN CONTROCORRENTE: 'IO NON SONO CHARLIE' - "Je ne suis pas Charlie": Jean-Marie Le Pen prende così le distanze dalla solidarietà nazionale sulla strage nella redazione del periodico. Pur condannando "la morte di dodici connazionali", il fondatore e presidente onorario del Front National ha denunciato la marcia di domani "orchestrata dai media", alla quale il suo partito non è stato invitato. "Oggi si dice 'siamo tutti Charlie, io sono Charlie'. Ebbene - scrive Jean-Marie Le Pen sul suo blog - mi dispiace, io non sono Charlie. E questo nonostante mi senta colpito per la morte di dodici connazionali francesi di cui non voglio nemmeno sapere l'identità politica, per quanto la conosca bene, è quella di nemici del Fn, che ne chiedevano lo scioglimento per petizione non molto tempo fa".

IL BLITZ NELLA STAMPERIA - I fratelli Kouachi sono morti. "Come martiri", auspicavano loro stessi nella loro retorica jihadista, appresa tra le file di Al Qaida in Yemen. Uccisi dalle teste di cuoio dopo un lungo assedio, racconta invece la cronaca. La fuga di Said e Cherif, i due uomini più ricercati del Paese dopo il massacro nella redazione di Charlie Hebdo mercoledì, è finita a Dammartin en Goele, una cittadina della Senna e Marna, il dipartimento a nordest di Parigi, dopo che la massiccia caccia all'uomo li aveva spinti ieri fino in Piccardia, a nord. Nella notte si sarebbero nascosti tra i boschi per poi, in mattinata, tornare verso la capitale sulla Route National 2. A pochi chilometri da Dammartin rubano l'ennesima auto a una donna, ma vengono individuati e braccati. Elicotteri e sparatorie piombano gli abitanti del piccolo centro nell'incubo. I due terroristi si rifugiano in una piccola tipografia, la Creation Tendance Decouverte, azienda a conduzione familiare. Sono quasi le 9 di mattina, a quell'ora nel piccolo stabile ci sono il titolare e un dipendente, un grafico di 27 anni. Il proprietario cura la ferite di Said e i due lo lasciano andare, consentendogli di dare l'allarme. Per ore si è temuto che il dipendente fosse stato preso in ostaggio. Solo dopo il blitz si è capito che i Kouachi non sapevano della sua presenza: l'uomo è rimasto nascosto per 9 ore dentro sotto un lavandino al secondo piano, da dove ha chiamato la polizia fornendole utili informazioni su quanto stava accadendo all'interno. Alle 17 scatta l'assalto del Gign e del Raid, le unità speciali di gendarmeria e polizia. Si sentono prima le esplosioni. I due fratelli decidono allora di uscire allo scoperto sparando all'impazzata, ma vengono freddati a loro volta a colpi di mitra.

 

 IL GIALLO DELLA DONNA IN FUGA - E' ancora ricercata Hayat Boumedienne, 26 anni,  la compagna di Amedy Coulibaly, 32 anni, il sequestratore del negozio kosher di Parigi ucciso nel drammatico blitz delle forze speciali. Il giallo riguarda la sua presenza nel negozio kosher: secondo fonti di polizia citate dalla Cnn sarebbe riuscita a sfuggire al blitz delle forze speciali, mentre quelle citate da Le Monde escludono la sua presenza nel locale. I due sono legati sentimentalmente dal 2010, e la ragazza andò a prendere Coulibaly all'uscita dal carcere. Da quel momento i due hanno iniziato a vivere insieme. Anche Boumedienne è stata interrogata dall'antiterrorismo nel 2010 e secondo Le Monde avrebbe detto alla polizia che nel corso di una visita a Beghal a Murat il gruppo si sarebbe allenato al tiro con la balestra.

 DA USA ALLERTA GLOBALE SUI VIAGGI - Gli Usa hanno lanciato un'allerta globale sui viaggi degli americani dopo i recenti attentati in Francia, Australia e Canada. E' quanto si legge in una nota del Dipartimento di Stato dove si avvisa i cittadini a mantenere "un alto livello di allerta" e di "prendere dovute misure per aumentare la loro sensibilizzazione alla sicurezza.  Nell'allerta il Dipartimento di Stato sostiene che gli attacchi contro gli americani stanno diventando sempre più diffusi. Il Dipartimento cita anche un aumento del rischio di ritorsioni contro gli Stati Uniti e obiettivi occidentali a seguito dell'intervento della coalizione guidata dagli Usa contro i jihadisti dello Stato islamico in Siria e Iraq. Nella nota di avviso, viene anche ricordato il recente attacco in una caffetteria di Sydney, dove sono morti due ostaggi e l'attentatore, e l'attacco, nell'ottobre scorso, al Parlamento del Canada ad Ottawa, nel quale è morto un soldato.

'CHARLIE' ARRIVA ANCHE IN NBA  - "Je Suis Charlie" arriva anche nella Nba. Il cestista dei Washington Wizards, Kevin Seraphin, nato nella Guyana francese, si è presentato in campo prima del match contro i Chicago Bulls, indossando una maglia nera con la scritta bianca "Je Suis Charlie". Il giorno prima è stata la volta del cestista francese dei Portland Trail Blazers, Nicolas Batum, che ha mostrato una maglia simile prima della partita contro i Miami Heat. "Je Suis Charlie", è diventato uno slogan in tutto il mondo per mostrare solidarietà con Charlie Hebdo, il settimanale satirico di Parigi, oggetto di un attacco terroristico mercoledì scorso.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Video ANSA



Modifica consenso Cookie