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Razzo esplode al lancio, anomalia catastrofica per Nasa

Distrutti due esperimenti della missione Cristoforetti. Nessuna vittima, trasportava rifornimenti destinati a Iss

Sono stati distrutti anche due esperimenti della missione 'Futura', dell'astronauta italiana Samantha Cristoforetti, nell'esplosione del razzo Antares avvenuta negli Stati Uniti la notte scorsa. Lo ha reso noto il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, a margine della firma di un contratto per i lanciatori Vega. Sono state distrutte la maglietta smart equipaggiata con una serie di sensori, e l'apparato dell'esperimento del medico Zambon.

"Entrambi gli esperimenti saranno rimpiazzati appena possibile", ha detto ancora Battiston. E' prevedibile che possano volare a bordo della prossima navetta cargo diretta alla Stazione Spaziale Internazionale e la decisione sarà presa a breve. Una delle apparecchiature andate distrutte nell'esplosione del razzo Antares è quella dell'esperimento 'Drai Brain', coordinato dal medico Paolo Zamboni, del Centro per le malattie vascolari dell'università di Ferrara e teso a verificare l'ipotesi secondo la quale una delle cause della sclerosi multipla potrebbe essere il restringimento dei vasi sanguigni di testa e collo. Nell'esplosione è stata distrutta anche la maglietta dell'esperimento Wearable monitoring, equipaggiata con sensori in grado di misurare ritmo del cuore e del respiro durante il sonno, e l'Unità elettronica portatile destinata a raccogliere i dati.

L'Agenzia Spaziale Italiana e la Nasa sono comunque al lavoro per portare a bordo della Iss i due esperimenti dell'astronauta Samantha Cristoforetti.

L'ESPLOSIONE RIPRESA DA UN AEREO, video pubblicato su YouTube da Ed Sealing

"PROPULSORE DI ERA SOVIETICA" - Le cause che hanno portato la notte scorsa all'esplosione del razzo Antares poco dopo il lancio non sono state ancora chiarite, ma c'è già chi punta il dito sul motore utilizzato dal vettore, che è stato prodotto nell'Unione Sovietica negli anni '60. Quattro decenni fa, l'Urss produsse decine di propulsori nell'ambito di un programma che prevedeva l'invio di cosmonauti sulla luna, ma dopo il fallimento di quattro lanci tra il 1969 e il 1972, il programma venne abbandonato e quei propulsori finirono inutilizzati in un deposito, scrive oggi il Washington Post. Fino a quando la Orbital Sciences, proprietaria del razzo Antares, non ha deciso di utilizzarne due versioni modificate per i suoi vettori. "La storia di questo motore è stata ben documentata nella nostra proposta alla NASA", ha affermato il vice presidente esecutivo della Orbital, Frank Culbertson, aggiungendo che si tratta di un propulsore che "e' stato ampiamente testato, è molto robusto e forte" e "non abbiamo visto alcuna anomalia".

L'ESPLOSIONE - Un razzo, senza alcun personale a bordo ma solo con rifornimenti destinati alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), e' esploso sei secondi dopo il lancio. Un incidente che, al momento, non sembra aver causato vittime ma ingenti danni: tutta l'apparecchiatura contenuta nel razzo e' andata persa e i detriti e le fiamme dell'esplosione ha causato enormi danni alla proprietà circostante.

Le cause dell'incidente non sono ancora note. Il lancio sarebbe dovuto avvenire lunedì ma era stato posticipato per la presenza di una nave a largo nell'Atlantico nel perimetro di sicurezza per il lancio. La Nasa e Orbital Science, la proprietaria del razzo che effettuava la missione per l'ente spaziale americano, spiegano che il razzo non ha presentato alcun problema prima del lancio e anche il conto alla rovescia si é svolto senza problemi. Per ora si parla di una "anomalia catastrofica".

La Nasa ha informato immediatamente le Federal Administration Aviation (Faa), l'ente che controlla e gestisce i cieli statunitensi, e ha preannunciato la creazione di una squadra di esperti per chiarire l'accaduto. Il razzo conteneva 2,2 tonnellate di rifornimenti e apparecchiature per i sei astronauti che vivono nella stazione spaziale: la Nasa rassicura sul fatto che nulla a bordo era essenziale per l'Iss, anche perché l'agenzia spaziale russa procederà con le proprie forniture mercoledì. Il personale dell'Iss e' gia' stato informato dell'incidente. Nell'era post Shuttle, la Nasa ha siglato un contratto con Orbital Science e Specex per i rifornimenti alla stazione spaziale.



Fino a oggi tutte le missioni effettuate non hanno presentato alcun problema. L'esplosione rischia però di trasformarsi in boomerang per il presidente americano, Barack Obama, che ha spinto per un programma di razzi commerciali per i rifornimenti. A pagare le immediate conseguenze dell'incidente e' intanto Orbital Science, che crolla in Borsa nelle contrattazioni after hour, arrivando a perdere fino al 19%.

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