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Kiev, adesione all'Ue nel 2020 chiusi i confini Ucraina-Russia

Effetto sanzioni, Cina congela 25 mld dlr per gasdotto

Kiev chiederà ufficialmente l'adesione all'Ue nel 2020: lo ha annunciato oggi il presidente ucraino Petro Poroshenko, a poche ore da una attesa conferenza stampa a Kiev in cui illustrerà un programma con una sessantina di riforme da attuare in sei anni, prima di bussare alla porta di Bruxelles. Il presidente ha anche firmato un decreto che autorizza il governo a chiudere temporaneamente le frontiere terrestri e marittime ai veicoli e alla persone. L'obiettivo, si legge nel testo, e' "risolvere, rispetto alla procedura stabilita, la questione della chiusura temporanea dei passaggi al confine statale dell'Ucraina con la Russia per i trasporti automobilistici, marittimi, pedonali ...e anche, in caso di necessità, quella della chiusura temporanea dei passaggi al confine per altri mezzi di trasporto".

Ribelli, altre tre fosse comuni con 40 corpi
I ribelli filorussi dell'est ucraino hanno denunciato oggi di aver scoperto altre fosse comuni vicino alla loro roccaforte di Donetsk, nell'est ucraino. Aleksandr Zakharcenko, premier dell'autoproclamata repubblica di Donetsh, ha sostenuto che sono stati rinvenuti circa 40 corpi in tre fosse comuni, una con vittime civili, le altre due con cadaveri di miliziani ma anche di soldati ucraini. "Troviamo sempre nuove fosse comuni, non sappiamo ancora il loro numero esatto", ha dichiarato. Ieri i ribelli avevano denunciato la scoperta vicino ad una miniera a 60 km da Donetsk di una fossa comune con quattro corpi di vittime di esecuzioni sommarie, una delle quali decapitata, e avevano accusato le forze ucraine di aver torturato e assassinato dei civili. Accusa respinta da Kiev.

 Mosca teme una fuga di capitali per 120 miliardi di dollari 
Il viceministro dello sviluppo economico Alexiei Viedev prevede per il 2014 una fuga di capitali dalla Russia di circa 120 miliardi di dollari, il doppio di quella dello scorso anno. La sua previsione, affidata a Radio Eco di Mosca, e' superiore a quella della Banca centrale russa (90 mld dlr), che per il primo semestre dell'anno ha registrato una fuga di 74,7 miliardi di dollari. Secondo Viediev, tra le cause del fenomeno i rischi legati alla politica estera russa, a partire dalla crisi ucraina, a partire dalla crisi ucraina e alle sanzioni occidentali, la stagnazione dell'economia nel Paese e i riflessi degli arresti del patron di Afk Sistema, l'oligarca Vladimir Ievtushenkov

Effetto sanzioni, Cina congela 25 mld dlr per gasdotto
Le sanzioni bancarie occidentali contro Mosca per il suo ruolo nella crisi ucraina avrebbero costretto Pechino a congelare per ora il pagamento anticipato di 25 miliardi di dollari per finanziare in parte la costruzione del maxi gasdotto siberiano previsto dal super contratto da 400 miliardi di dollari per le forniture di metano russo firmato con Mosca a maggio. Lo riferiscono alcuni media russi. Una brutta tegola per la stagnante crescita economica russa, ma il vice presidente di Gazprom, Aleksandr Medvedev, pur ammettendo che la questione e' rimasta ''sospesa'', ha minimizzato, ricordando che i lavori per la costruzione del gasdotto sono gia' iniziati: ''il pagamento anticipato potrebbe servire come strumento per ridurre la tassa doganale, potrebbe essere vantaggioso ad entrambi, ma non ci sarà nulla di problematico se non verrà eseguito''. Le sanzioni occidentali nel settore bancario hanno avuto serie conseguenze sul mercato russo perche' hanno generato un clima di sfiducia generali

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