Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mondo
  1. ANSA.it
  2. Mondo
  3. Medio Oriente
  4. Iraq: Corano e fucile, migliaia di donne sciite contro l'Isis

Iraq: Corano e fucile, migliaia di donne sciite contro l'Isis

Già 5.000 quelle addestrate a maneggiare AK-47 in difesa Maliki

(di Lorenzo Trombetta)

Una copia del Corano ben stretta al petto e un fucile automatico alzato in aria: si presentano così le miliziane sciite irachene, pronte a morire "sulla via del jihad" per "difendere le loro case" ma soprattutto l'influenza iraniana in Medio Oriente, che in Iraq passa per un appoggio quasi incondizionato al premier sciita Nuri al Maliki, accusato da più parti di aver accelerato lo sgretolamento del Paese su linee etniche e confessionali. Velate da testa ai piedi e con scritte inneggianti al martirio, queste miliziane irachene in altre epoche sarebbero definite "terroriste". Ma di fronte al pericolo qaedista che minaccia gli interessi convergenti di Russia, Stati Uniti e Iran, sono ora descritte come "resistenti" e "madri di famiglia" che imbracciano il kalashnikov "per proteggere i luoghi santi sciiti" del loro Paese. Le autorità di Baghdad hanno stimato nei giorni scorsi che circa un milione di persone - per lo più sciite - si sono arruolate nelle milizie filo-governative formate per far fronte all'offensiva dello Stato islamico, un gruppo armato che un mese fa ha conquistato Mosul, la seconda città irachena, e che in un anno è diventato di fatto padrone di un territorio grande quanto l'Ungheria tra Siria orientale e Iraq occidentale. Tre giorni dopo la caduta di Mosul, il Grand Ayatollah Ali Sistani, la più importante autorità sciita dell'Iraq e di tutto il Medio Oriente, aveva emesso una fatwa (parere giuridico non vincolante) in cui invitava gli iracheni ad arruolarsi come volontari nelle milizie lealiste.
   

      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video ANSA



      Modifica consenso Cookie