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Israele: stretta contro razzismo anticristiano e arabo

Anche arresti senza processo.Amos Oz attacca,'neonazisti' locali

Israele - a poco meno di due settimane dall'arrivo di Papa Bergoglio in Terra Santa - e' deciso a stroncare gli atti di razzismo contro cristiani e arabi ad opera di estremisti ebrei. Episodi che oggi il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, la massima autorita' cattolica del luogo, ha denunciato con forza. ''Avvelenano - ha detto - la visita'' del pontefice. Una catena di eventi - il Patriarcato ha parlato di ''ondata'' - susseguitisi a ritmo crescente negli ultimi tempi e che hanno richiamato l'attenzione dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interno.
    E la leadership israeliana non vuole lasciare nulla di intentato: nelle settimane scorse sia il presidente Shimon Peres sia del premier Benyamin Netanyahu hanno condannato gli eventi. Ora, pero', si tratta di passare dalle parole ai fatti attraverso strumenti giuridici e di repressione e sul campo. In un recente dibattito interno - hanno rivelato i media - il procuratore generale dello Stato Yehuda Weinstein ha chiarito che in "speciali e particolari violazioni di legge, dove ci sia notizia ed evidenza amministrativa di coinvolgimento in crimini di odio, e' consentito trattenere sospetti per un periodo esteso sotto detenzione amministrativa senza processo''. Un strumento - quello della detenzione amministrativa - invocato dal ministro della sicurezza pubblica Yitzhak Ahoronovich e anche dal ministro della giustizia Tizpi Livni secondo il concetto che gli atti degli autori dei 'price tag' sono ''terrorismo''.
    ''Ci sono diverse dozzine di attivisti della Giudea e Samaria (Cisgiordania) - ha detto una fonte di polizia, citata dai media - e soprattutto della colonia di Yitzhar e delle colline vicine responsabili di questi incidenti seri. Sappiamo - ha aggiunto la fonte - chi sono''. Il governo, in sostanza, sembra aver imboccato la strada che il movimento dietro i 'price tag' - "il prezzo da pagare" - sia definito organizzazione terroristica: una mossa definita da molti ''decisiva'' per contrastare il fenomeno. Nell'atmosfera tesa di questi giorni - e nell'attesa dell'arrivo del pontefice - oggi si e' registrato l'episodio - rivelato da Haaretz - in cui un ufficiale di polizia avrebbe chiesto alle autorita' cattoliche di rimuovere un poster gigante di benvenuto a papa Francesco apposto su un palazzo dell'Ordine Francescano vicino alla Porta di Giaffa di Gerusalemme. La motivazione dell'ufficiale di polizia sarebbe stata il pericolo che il poster potesse infiammare le passioni e condurre a nuove proteste di ebrei contrari alla visita del papa. Una ricostruzione respinta dalla polizia secondo cui la richiesta avrebbe invece avuto motivazioni di ordine legale. Ad opporsi agli atti di razzismo anticristiano e antiarabo e' sceso in campo anche lo scrittore Amos Oz che ha apertamente definito ''neo nazisti'' locali gli autori dei 'price tag'.
    Contro di lui si e' scagliato il Consiglio dei coloni di Benyamina e Samaria che ha inoltrato una querela alla polizia auspicando che Oz sia arrestato. (ANSA).
   

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