Nel primo trimestre la retribuzione oraria media in Italia è cresciuta dello 0,6% su base annua, confermando una dinamica "molto moderata". Lo rileva l'Istat nel report sulla contrattazione collettiva. E la tendenza, avverte l'Istituto, "potrebbe subire un'ulteriore decelerazione nei prossimi mesi, qualora l'incertezza indotta dalla emergenza sanitaria dovesse rallentare ancora i tempi di rinnovo dei numerosi contratti scaduti".
Sfiorano i 10 milioni, attestandosi precisamente a 9,9 milioni, i lavoratori che a fine marzo risultano essere in attesa del rinnovo contrattuale. Si tratta dell'80,4% del totale, quindi il contratto è scaduto per otto dipendenti su dieci. Lo rileva l'Istat, spiegando che sono 51 i contratti collettivi nazionali che aspettano di essere rinnovati. In vigore per la parte economica ne restano 22, corrispondenti al 19,6% dei dipendenti (circa 2,4 milioni).
Alla fine di marzo hanno il contratto scaduto tutti i pubblici dipendenti e circa i tre quarti dei dipendenti del settore privato". Così l'Istat, evidenziando che la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo ha registrato un'impennata, quasi raddoppiando, rispetto a dicembre: la percentuale dei lavoratori che aspettano è salita dal 44,6% all'80,4%.