(di Alfonso Abagnale)
(ANSA) - ROMA, 3 OTT - Sulla storica nave scuola Amerigo
Vespucci, ormeggiata nel porto di Civitavecchia, è stato
lanciato il terzo bando per l'assegnazione in affitto dei fari
ai privati nell'ambito dell'iniziativa "Valore Paese-Fari". Un
programma che "oltre a consentire allo Stato di garantire la
tutela e il recupero di questi 'gioielli del mare', offre una
opportunità per sviluppare impresa e generare un ritorno
economico e sociale", è stato sottolineato alla presentazione.
In tutto vengono messe sul piatto 17 strutture di cui otto
fari in gestione a Difesa Servizi e altri nove in gestione
all'Agenzia del Demanio. Il bando si chiuderà il 29 dicembre
prossimo e prevede l'affitto dei beni fino a 50 anni. Per la
prima volta il progetto coinvolge nuove regioni, come Liguria e
Marche, e piccole isole della laguna veneta.
"Se si vuole, le cose si possono fare", ha affermato il
ministro della Difesa, Roberta Pinotti, spiegando che da quando
ha assunto l'incarico sono stati resi "fruibili per i compiti
più diversi 730 immobili" e sottolineando che il progetto "ha
avuto successo già dal primo bando". Si tratta di "una storia
dove la squadra dello Stato ha fatto squadra, ha giocato
insieme", ha detto il ministro. "Alla terza edizione
consolidiamo un progetto che ha avuto una partecipazione molto
significativa da parte di imprenditori sia italiani che
stranieri che si sono avvicinati alle nostre proposte con grande
interesse", ha aggiunto il direttore dell'Agenzia del Demanio,
Roberto Reggi, snocciolando una serie di dati: in due anni sono
state assegnate 24 strutture, 9 fari con il primo bando 2015 e
nel 2016 15 tra fari, torri ed edifici costieri. Lo Stato
incasserà in totale 760.000 euro all'anno (15,4 milioni
nell'intero periodo di concessione) con un investimento da
privati di 6 milioni nel 2015 e di 11 milioni nel 2016, per un
totale di 17 milioni di investimenti diretti e una ricaduta
economica complessiva di 60 milioni, ha spiegato Reggi.
"Positivo anche il risvolto occupazionale che conterà 300
operatori", ha sottolineato il direttore dell'Agenzia.
Il progetto è "il simbolo di un cambio di mentalità dello
Stato nella gestione del suo patrimonio immobiliare", ha
dichiarato il sottosegretario al MeF, Pier Paolo Baretta. "Si
tratta - ha concluso - di una svolta culturale. Perché
valorizzazione non significa alienazione del patrimonio pubblico
ma lunga concessione, 50 anni, quindi possibilità per coloro che
investono di avere un ritorno degli investimenti prevedibile e
la conseguenza è un utilizzo economico e sociale del bene".
(ANSA).